La Calabria torna a far parlare di sé nello sport che richiede tecnica e cuore: il Ciclo Cross.

A portare i colori della Sila sul palcoscenico più prestigioso è Luca Nigro, 46 anni, atleta e istruttore, originario di Celico,selezionato per i Mondiali di CX in programma a Varese.
Dedicato fin da giovanissimo alla disciplina della MTB, quest’anno Nigro ha scelto di affrontare anche il mondo del CX, gareggiando con la sua squadra ASD Stregone Volante, che ha la propria sede nel cuore della provincia cosentina, a Spezzano della Sila. Proprio dalla Sila, dove il ciclismo significa “volontà e spirito di sacrificio”, è nato il percorso che oggi lo porta alla ribalta nazionale e alla selezione azzurra. Come si legge nei valori del club:
“Il ciclismo è volontà, spirito di sacrificio, voglia di crescere. A questi è dedicata la nostra società, in un percorso che ci vede tutti uniti e motivati.”
Una crescita che, per Nigro, non si misura solo in medaglie: ha infatti conseguito primi posti consecutivi sia in MTB che in CX, sigilli di un’annata che non conosce soste. L’ultima prova gli è valsa la chiamata ai Mondiali, competizione che si svolgerà nel prestigioso circuito di Campionati Mondiali Italiani di Ciclo Cross, uno degli eventi più difficili e ambiti del ciclismo fuoristrada in Italia.
Un atleta operaio, due ruote come vocazione
Non solo sport: nella vita quotidiana Luca Nigro lavora come autista nelle Ferrovie della Calabria. Un mestiere che svolge facendolo coesistere con allenamenti all’alba, trasferte e gare in tutta Italia.
A supportarlo, sempre, la sua famiglia: la moglie e le due figlie Gaia e Myriam, due bambine che lui stesso ha “messo in sella”. Vivono a Spezzano della Sila, luogo che per il team rappresenta anche la sede degli allenamenti giovanili e delle attività FCI.
“A lui lo seguiamo ovunque” racconta la moglie, emozionata, “Coppa Italia in Puglia, tappe in Sicilia e in Calabria… non importa dove. Siamo una famiglia molto legata. Lo accompagniamo anche perché ha trasmesso alle nostre bimbe l’amore per la bici. Lo seguiremo anche a Varese per i Mondiali, come abbiamo fatto finora.”
Un esempio che parte dal fango della Sila
Selezione ai Mondiali significa anche un messaggio forte per un territorio in cui il ciclismo agonistico vive spesso di pura passione, senza piste o strutture dedicate al ciclo cross. Un limite che non ha fermato Nigro, al contrario lo ha reso simbolo di perseveranza per tanti giovani atleti calabresi che faticano ad emergere tra carenze logistiche e chilometri per allenarsi.
Oggi, quel limite diventa racconto, modello, speranza: dalla Sila ai Mondiali, col fango come firma e la Calabria sul petto. In bocca al lupo Luca!


