
Una nostra lettrice ci segnala quanto segue, con preghiera di diffusione:

“Buongiorno,
sono una cittadina di un piccolo paesino della presila cosentina, Aprigliano, che conta circa 2830 abitanti ed un numero smisurato di frazioni dislocate su un territorio così vasto da coprire l’area che va da Donnici sino alla Sila…quasi quasi più frazioni che abitanti per intenderci!
Questo paesino vanta DUE asili (per forza maggiore) uno nella lontana frazione silana di Camarda, l’altro asilo invece nel cuore del paese. Il plesso infatti prende il nome di “Corte Santo Stefano”.
E’ proprio in questo che negli ultimi anni si stanno verificano delle situazioni molto incresciose, e sottolineo sin da subito che si tratta di una struttura inaugurata, perchè ristrutturata, da soli 2 anni.
Iniziamo dal principio, così si rende meglio l’idea di quanta pazienza stiano avendo i genitori in questi anni.
La classe dei bimbi nati nel 2012, nel febbraio 2015 presentano l’iscrizione all’asilo di “CORTE SANTO STEFANO”, ma a settembre 2015 i bambini vengono accolti invece in un vecchio edificio dislocato in una frazione completamente diversa da dove invece è l’asilo di CORTE SANTO STEFANO. Una frazione a nord di Aprigliano, per intenderci verso la Sila. Un edificio vecchio, dove maestre e personale ATA lamentavano continuamente freddo, dove la porta d’acceso dava su 2 rampe strette di scale senza passamano, senza strisce antiscivolo e a sua volta le scale davano su una cancellata (tipo carcere) che dava l’accesso alle aule. Quest’ultima “CANCELLATA” sempre chiusa a chiave per scongiurare che i bambini potessero scappare fuori o cadere dalle scale…quindi nel caso di un incendio o un terremoto questi bambini si sarebbero ritrovati ad essere chiusi e intrappolati in questa sorta di bunker. I pasti??? Gelidi, cucinati in altri istituti!
FINE ANNO 2015/16
Nel settembre 2016 viene inaugurato il ”nuovo” asilo “ristrutturato”. Dopo aver ammirato all’esterno le solite scale d’accesso, senza strisce antiscivolo, e il pavimento prontamente denominato lo Spezzagambe (e più avanti capirete il perchè) con giochi già non funzionanti o comunque non idonei ad un asilo (lo scivolo in lamiera, che con il calore del sole diventa incandescente). Ecco, ora passiamo all’interno. Tante pareti colorate, 3 aule discretamente arredate con allora pochi giocattoli, i bagni, la stanza del personale ATA, la cucina e la mensa… Si fece notare che dovevamo essere orgogliosi di quella struttura che vantava anche una bellissima cucina. Alché effettivamente anche io pensai che all’interno l’edificio era perfetto.
Ma, notai in quella giornata di festa, un acceso dibattito tra alcuni genitori… Il mio ottimismo durò poco, anzi pochissimo. All’inizio dell’anno scolastico fui informata del fatto che ci sarebbero stati dei ritardi per l’apertura della mensa… Avevano pensato bene di utilizzare i contributi per imbiancare con colori pastello, per comprare giochi inutilizzabile, invece che, pensate un po, mettere la porta REI, la porta tagliafuoco per intenderci, alla mensa.
Quindi, nuovamente, si era voluto creare una sorta di trappola ”mortale” in caso di incendio. Quindi capì quale era stato l’oggetto di discussione dei genitori, volevano solo mettere al corrente tutti del fatto che l’anno sarebbe iniziato in un ambiente privo di sicurezza per dipendenti e soprattutto per i BAMBINI.
Chi di competenza dopo essere stato sollecitato decide di predisporre la PORTA. Anche la mensa viene avviata, e sicuramente al gestore vanno i meriti per i pasti di ottima qualità, come riferito da maestre e bambini.
L’anno sembra scorrere più o meno tranquillo. Arriva il momento di preparare i bambini per una manifestazione sportiva a cui partecipano i vari asili della provincia… e ci risiamo, di nuovo problemi. Tramite i bambini viene inviata a casa, per i genitori, la richiesta per l’autorizzazione a portare i bambini nei campetti adiacenti il vecchio palazzetto dello sport di San Rocco (ennesima Frazione). I genitori firmano per i campetti, e i bambini dove vengono portati ad allenarsi? …dentro il palazzetto. Palazzetto sporco, fatiscente…ma soprattutto I N A G I B I L E!!!
La protesta del solito gruppetto di genitori, colorita dalle menzogne e inadeguatezze da parte di chi dovrebbe dare delle risposte, fanno sì che i bambini non vengano più portati nel palazzetto, ma non subito. Per un altro giorno i bambini vengono nuovamente portati in quel posto. Ma se questo gruppetto di genitori non fosse stato così attento, e qualcosa fosse andato storto, a quest’ora quante altre croci piantate in terra??? Non soffermiamoci troppo… che è meglio!
FINE ANNO 2016/17
Settembre 2017, inizia un nuovo anno…speriamo non significhi problemi nuovi, e invece…
8 gennaio 2018 primo giorno d’asilo, dopo le lunghe vacanze natalizie, i genitori accompagnano i bambini all’asilo per poi scoprire a fine giornata che i bambini sono stati tenuti tutto il giorno senza riscaldamenti, con addosso cappotti, cappelli e sciarpe. I genitori vengono informati che è stato fatto assoluto divieto di chiudere l’asilo e soprattutto di avvisare i genitori… Pensate con quale sentimenti i genitori hanno potuto vivere la cosa. Dopo il clamore, per 2 giorni si dispone la chiusura del plesso e alla fine del secondo giorno viene organizzato un incontro tra genitori, amministrazione e preside.
Si arriva così ad una soluzione… la caldaia non funziona, ma pensano bene di mettere 4/5 stufette totali in tutto il plesso per scaldare i bambini. Accade ciò che ci si aspettava: aule tiepide, salone freddo e bagni gelidi, con annessa acqua gelida per lavare le manine. Passata la prima settimana, arriva il lunedì, si sperava nel miracolo di vedere il fumo bianco che fuoriusciva dalla caldaia…ma purtroppo il risultato non fu affatto papabile. Niente riscaldamenti, il paese continuava a dividersi tra chi imbottiva di strati di vestiti i figli perchè doveva portarli all’asilo e chi invece decideva di tenerli a casa. La speranza rimaneva sempre quella di vedere “la fumata bianca” della caldaia. Ma a tarda sera, ancora niente.
Il giorno dopo si viene a conoscenza del reale motivo del perchè la caldaia non va: la scheda si era bruciata in seguito a delle infiltrazioni del tetto. La popolazione, o meglio, quella fetta di popolazione attiva e non dormiente, si chiede come mai un asilo appena inaugurato ha già delle infiltrazioni nel tetto. Comunque, martedì pomeriggio “Habemus Papam” …la caldaia fuma, i termosifoni ripartono. Ma fino a quando? Se il problema è dovuto realmente alle infiltrazioni, cosa dobbiamo aspettarci?
Ma la storia continua con i trasporti…e si purtroppo. Pulmini così affollati tanto da vedere bambini in braccio ad altri…EVVIVA LA SICUREZZA!!! E sempre per non farci mancare nulla, invece di andare a fare rifornimento alla pompa di benzina utilizziamo dei bidoncini volanti per rifornire i mezzi , ma non quando il pulmino è vuoto ma bensì quando ci sono i bambini dentro…EVVIVA LA SICUREZZA parte seconda!!!
E se qualcuno si lamenta, la risposta è scontata: Invece di ringraziare per la collaborazione ci si chiude in un clima di risentimento verso genitori e bambini, si elimina la cortesia del saluto e soprattutto si diventa scorretti nei confronti dei bambini…e no, questo non lo permettiamo a nessuno!!!
Con questo breve romanzo non si vuole distruggere nessuna identità, ma è giusto che certe cose si sappiano perchè se non fosse per il coraggio di alcune persone ad esporsi in prima linea, le croci da piantare a quest’ora sarebbero tante, tante e ancora tante di più di quelle che purtroppo già ci sono in un paese come il nostro, con poca chiarezza e pochissima meritocrazia.
Spero di non aver annoiato nessuno, nel caso me ne scuso.
Distinti saluti”
“Umile Apriglianese”


