Poco fa il sindaco di Rende, Marcello Manna, ha emesso una nuova ordinanza che conferma la chiusura delle scuole sul territorio rendese, dopo la sentenza del Tar che le aveva di fatto “riaperte”…

Le parole dal post di Manna:
“In considerazione dell’aumentare di casi positivi sul nostro territorio e accolto l’espresso invito da parte del Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.P. di Cosenza di adottare provvedimenti di chiusura delle scuole in cui è prevista la didattica in presenza, al fine di consentire il graduale superamento delle criticità della crescita esponenziale della curva epidemiologica e il maggior incremento del contagio nell’ambito scolastico, si è scelto di concerto con le dirigenti scolastiche e il dottore Pasquale Domenico Verre, consulente per le problematiche sanitarie e per l’emergenza Covid-19, di adottare, in via cautelativa, un nuovo provvedimento a tutela della salute pubblica emanando ordinanza n. 894 del 24 novembre 2020, che dispone la sospensione delle attività didattiche in presenza dal 25 novembre fino al 3 dicembre 2020 compreso, per tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, afferenti i tre Istituti Comprensivi cittadini.
Crediamo che diritto alla salute e all’istruzione vadano entrambi sostenuti e tutelati, viviamo però tempi di emergenza tali da dover fare delle scelte che vadano a salvaguardare l’intera nostra comunità .“
Noi, di contro, abbiamo già ricevuto questa lettera da alcuni genitori della scuola primaria G.Stancati:
“La DAD non è scuola e non supporta l’apprendimento per bambini di 5/6 anni. I bambini si sentono smarriti, frustrati ed incapaci di prestare attenzione con il risultato di uno scarso apprendimento. La domanda che rivolgiamo è: Come mai si è arrivati alla dad?
Siamo consapevoli dei rischi e siamo pronti ad accettare le decisioni prese a difesa della salute ed il bene di tutti ma, a fronte di questo enorme sacrifico, pretendiamo trasparenza e vogliamo essere informati con dati certi riguardo agli effettivi contagi avvenuti nella scuola e alle motivazioni ponderate che hanno portato ad una scelta di chiusura che è in netta discordanza con i regimi di sicurezza.
Siamo tutti d’accordo, chiediamo la presenza in classe a meno che non ci siano dati certi da parte del dipartimento prevenzione dell’asp di casi positivi covid che si siano trasmessi all’interno della scuola.“
I genitori delle classi 1°H e 1°G


