Antonio Borsa è nato a Scalea, ma vive e lavora a Napoli come informatore farmaceutico, laureato in Scienze Biologiche e in Economia, da due anni ha intrapreso con passione la strada della scrittura, convinto che la cultura possa essere un’arma per cambiare le coscienze

Il 19 settembre è uscito il suo secondo romanzo, “Profumo di viole sfiorite”, un’opera che affronta con coraggio temi delicati e attuali: femminicidi e suicidi giovanili.
Il libro nasce dall’osservazione diretta del dolore che circonda la nostra società, ma non si limita a raccontare: vuole gridare che “possiamo fare meglio, che possiamo salvarci a vicenda”.
La trama segue il percorso di un ragazzo che, dopo essersi tolto la vita, si ritrova in un purgatorio simbolico. Qui comprende che il suicidio non cancella il dolore, ma lo moltiplica. È un viaggio nella fragilità e nella speranza, un invito a riflettere e a non arrendersi.
Accanto alla scrittura, Antonio Borsa. porta avanti un impegno concreto: partecipa a incontri pubblici, entra nelle scuole, collabora con associazioni per la parità di genere e dialoga con chi vive momenti di difficoltà. La sua convinzione è chiara: “La cultura può cambiare le coscienze, e i media possono essere parte di questa battaglia”.
Con “Profumo di viole sfiorite”, l’autore non si limita a raccontare una storia, ma apre uno spazio di confronto e di consapevolezza, ricordando che dietro ogni fragilità c’è la possibilità di rinascere.

