Una domenica di novembre intrisa di spiritualità, musica e arte ha scaldato il cuore di San Lucido, dove la comunità si è ritrovata nella Chiesa della Santissima Annunziata per rendere omaggio a San Francesco di Paola, il Santo calabrese amato e venerato in tutto il mondo

Il Lions Club “Guardia P.se – Città dei Valdesi”, con il patrocinio del Comune di San Lucido, ha scelto di dedicargli un service dal titolo ispirato al suo motto più noto: “Ogni cosa per amore e niente per forza”.
Un evento che è stato insieme celebrazione e riflessione, intrecciando fede, arte, storia e cultura in un racconto corale della Calabria e delle sue radici.
Il benvenuto delle istituzioni e la forza del territorio
Ad accogliere i presenti, un parterre d’eccezione che ha dato il senso di una comunità coesa: il Sindaco di San Lucido, Cosimo De Tommaso; l’Assessore alla Cultura, Floriana Chiappetta; il Parroco della Chiesa della SS. Annunziata, Don Luciano Fiorentino; il Presidente del Lions Club, Nicola Martire; e il Presidente dell’Associazione teatrale “Cilla Giovani”, Giuseppe Sciacca.
È stata proprio la prof.ssa Chiappetta ad aprire l’incontro con un momento di grande suggestione: la presentazione di due bassorilievi dedicati a San Francesco di Paola, uno dei quali ancora in fase di bozza. Le opere, legate alla storia del Castello di San Lucido, raccontano il legame profondo tra il Santo e la città, allora sede dell’Arcivescovo pro tempore.
In una delle scene scolpite, il Santo riceve il riconoscimento ufficiale della sua comunità eremitica: un frammento di storia scolpito nella pietra e nella memoria collettiva. A dare voce alla dimensione spirituale dell’incontro è stato Padre Antonio Bottino, Correttore Provinciale dei Minimi del Santuario regionale “San Francesco di Paola”, che ha guidato i presenti in un’intensa narrazione agiografica sulla vita del Santo. Le sue parole, intrise di umanità, hanno riportato al centro il messaggio di Francesco: la semplicità, la carità e l’amore verso gli ultimi.
Il momento musicale ha visto protagonista Pasquale Gallipoli, autore de “La Canzone di Francesco”, un inno d’amore e devozione nato dalla penna e dal cuore di chi conosce profondamente il respiro di Paola, la città del Santo.
Gallipoli, poeta e musicista, ha raccontato la genesi del brano e la sua ispirazione: “Scrivere di Francesco significa scrivere di noi stessi, del nostro modo di intendere la vita e la fede.” Le sue canzoni, spesso dedicate alla Calabria, hanno varcato i confini regionali, raggiungendo il Brasile e l’Argentina, dove vivono tanti discendenti di emigrati calabresi.Di grande valore culturale l’intervento della prof.ssa Concetta Bevilacqua, Storico e Critico d’Arte, che ha offerto un viaggio nella rappresentazione iconografica di San Francesco di Paola. Presentando il suo saggio “La Vita e i Miracoli di San Francesco di Paola – con le Rime di don Orazio Cosentino e 64 incisioni di Alessandro Baratta”, la studiosa ha raccontato la passione per la riscoperta delle opere dimenticate, come quelle dell’incisore calabrese Alessandro Baratta, restituendo loro dignità e valore storico.
“Rileggere la storia dell’arte del nostro territorio,” ha detto, “significa restituire voce a chi ha saputo tradurre la fede in bellezza.”In un inaspettato ma affascinante cambio di prospettiva, la dott.ssa Valentina Guida, nutrizionista, ha illustrato la dieta di San Francesco, sottolineando come il suo “strettissimo magro” anticipasse molti principi della moderna dieta mediterranea.
Cereali integrali, legumi, verdure e frugalità: un regime semplice ma equilibrato che, secondo Guida, “potrebbe spiegare la straordinaria longevità del Santo, ma anche la sua forza spirituale, nutrita da una disciplina del corpo e dell’anima”.A chiudere l’incontro, la performance teatrale dell’Associazione “Cilla Giovani”, che ha portato sul palco la vita del Santo con un linguaggio immediato e coinvolgente.
I giovani attori Giuseppe Cozza e Christian Mattia Cozza, appartenenti al movimento Leo Lions, hanno interpretato con passione alcuni episodi emblematici della vita di Francesco, riuscendo a trasmettere al pubblico emozione e orgoglio per le proprie radici.
La loro energia ha ricordato a tutti che la tradizione non è solo memoria, ma futuro: un’eredità che vive nei giovani che scelgono di raccontarla. Il service, coordinato da Eleonora Sbano, socia e responsabile del Lions Club “Guardia P.se – CdV”, si è concluso con le parole di Massimo Raffo, Presidente di Zona, che ha ringraziato i partecipanti per l’impegno profuso e la qualità del contributo offerto.
Nel silenzio rispettoso della chiesa, mentre le ultime note risuonavano nell’aria, è rimasto il senso profondo della giornata: la Calabria che si riconosce nei valori di San Francesco di Paola, nella forza dell’amore, nella libertà della fede e nella bellezza della propria identità.
Un messaggio antico e sempre attuale: “Ogni cosa per amore e niente per forza.”
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