Meteo Estate 2017? – Andrea Giuliacci risponde in esclusiva ad un’attivitĂ cosentina (di Torano) operante nel settore del clima:
gm-termoudraulica.it ha chiesto ad Andrea Giuliacci come sarĂ la prossima estate: ecco cosa ci ha risposto
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Siamo oramai a fine primavera, cosa dobbiamo attenderci durante la prossima estate?
Premetto che è difficile dare indicazioni precise, in anticipo, sul carattere di un’intera stagione. Tuttavia, analizzando gli indizi in arrivo dall’atmosfera, è possibile ipotizzare una tendenza di massima, e in questo senso è molto probabile che la prossima stagione estiva sia decisamente calda. Tanto per essere chiari, ritengo che sarĂ quasi sicuramente piĂ¹ calda di quella passata, e anche se lo ritengo poco probabile, non si puĂ² escludere a priori che risulti addirittura da record  come capitato nelle eccezionali annate 2015, 2012 e, soprattutto, 2003.
Ma questo caldo arriverĂ presto o dovremo attendere ancora a lungo?
Ritengo che i primi periodi prolungati di tempo tipicamente estivo (quindi sole e caldo) su grosse fette del Paese siano già dietro l’angolo. Del resto anche nel recente passato con una certa frequenza l’Italia è stata investita da intense ondate di caldo estivo già nel mese di giugno. Inoltre, il fatto che in Italia in inverno e primavera abbia piovuto poco farà surriscaldare con maggior facilità il terreno. Insomma, secondo me a giugno farà molto caldo, soprattutto al Sud, con alcune regioni in cui temperature elevate e afa potrebbero rendere la calura davvero asfissiante. In particolare le regioni che rischiano di andare incontro a un mese di giugno a tratti bollente sono soprattutto Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia.
Ritiene che sarĂ una stagione estiva lunga o, al contrario, destinata a concludersi in anticipo?
E’ difficile rispondere a una domanda del genere anche se non possiamo trascurare il fatto che negli ultimi 20 anni sempre piĂ¹ spesso l’estate si è mangiata un pezzettino di autunno, con mesi di settembre in cui, specie al Centrosud, il tempo si è presentato di frequente con caratteristiche tipicamente estive. Ritengo quindi che sia molto probabile che quest’anno l’estate ci regali alcuni periodi di tempo stabile e decisamente caldo anche durante tutto il mese di settembre.
Dobbiamo pensare che anche le estati del futuro saranno così o è in vista qualche cambiamento?
Attualmente il clima a scala planetaria sta cambiando nel senso di un aumento, anche piuttosto rapido, delle temperature medie. E’ quindi molto probabile che nei prossimi anni le stagioni estive diventino addirittura piĂ¹ calde, con ondate di caldo sempre piĂ¹ numerose, intense e durature. Per di piĂ¹ c’è un particolare fenomeno climatico, El Niño, che benchĂ© localizzato nel Pacifico (è un insolito riscaldamento delle acque di questo Oceano) riesce a scombussolare il clima di tutto il Pianeta, spingendo tra l’altro con maggior insistenza l’alta pressione africana sull’Italia: ciĂ² significa che nelle annate in cui nel Pacifico è presente El Niño l’estate in Italia risulta solitamente particolarmente torrida. Ebbene, secondo diverse recenti ricerche, anche El Niño in futuro potrebbe presentarsi con maggior frequenza e intensitĂ .
Siamo in grado di prevedere quando El Niño tornerà a sconvolgere il clima del Pianeta?
In questo momento il Pacifico Tropicale è in una fase neutra e le sue acque mostrano temperature normali, ma i maggiori centri di ricerca ritengono molto probabile che giĂ nel prossimo autunno inizi un nuovo episodio di El Niño, destinato poi a durare per tutto il 2018: se ciĂ² si avverasse allora l’estate del prossimo anno potrebbe risultare davvero bollente, con un caldo record!
Quale sarĂ a sua avviso il ruolo della climatizzazione in un futuro caratterizzato dal clima sempre piĂ¹ caldo?
Sono convinto che svolgerĂ un ruolo fondamentale e, in generale, i climatizzatori non verranno piĂ¹ considerati un semplice elemento di comfort, quanto piuttosto un strumento fondamentale per tutelare il benessere e la salute delle persone. Del resto un primo grande cambiamento c’è stato giĂ dopo l’eccezionale estate del 2003: la calura asfissiante di quella stagione, considerata la piĂ¹ calda dell’era moderna, causĂ² infatti in Europa oltre 50000 morti premature, e da allora anche nei paesi del Nord Europa il climatizzatore non è piĂ¹ considerato un lusso quanto piuttosto uno strumento fondamentale per affrontare situazioni meteorologiche che possono mettere a rischio la salute, soprattutto in categorie particolarmente a rischio come anziani e cardiopatici. Per di piĂ¹ una recente ricerca indica che, a causa dell’ulteriore aumento delle temperature planetarie previsto per il prossimo futuro, nei soli Stati Uniti entro la fine del secolo le morti premature a causa del gran caldo potrebbero essere circa 150000, e in tutto il Pianeta diversi milioni. Insomma, soprattutto nelle grandi cittĂ , dove il caldo estivo è piĂ¹ asfissiante, il climatizzatore potrebbe diventare un vero e proprio strumento salva vita.
Grazie alla gentile concessione degli amici di GM-TERMOIDRAULICA


