Lettere 2.0: “Trattamento vergognoso (ed aggressivo) in un ristorante del Tirreno Cosentino”

Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:


Buonasera, vi scrivo per condividere con voi uno spiacevolissimo episodio che è successo questo weekend presso un ristorante di Amantea (nome che purtroppo non possiamo fare in questa sede).

Prima di recarci al ristorante abbiamo chiamato per prenotare e per chiedere se avessero la mozzarella senza lattosio, viste le nostre intolleranze. Alla risposta affermativa da parte del ristorante ci siamo recati lì per passare una serata, finita poi in un disgustoso episodio.

Ci accomodiamo, arriva il cameriere e iniziamo ad ordinare. Ordinando i primi, a nostro cugino viene negato di prendere quello da lui scelto, ‘per non fare tanti tipi di pasta’… e questo già con modi abbastanza discutibili, ma noi abbiamo annuito per evitare discussioni.

Ordiniamo una pizza bianca, con salame, specificato ‘dolce’, e chiediamo quali patate avessero se stick o mbacchiuse. La risposta è stata:” Simu ad Amantea, no a Cusenza”… Quindi io ho dovuto intuire che fossero stick, anche qui abbiamo sorvolato.

Dopodiché chiediamo la pizza senza lattosio, arriva un cameriere e ci comunica che è arrivato qualcuno prima di noi e la mozzarella è finita… Noi anche qui, non abbiamo fatto polemica più di tanto, ma ovviamente ci siamo detti tra noi che non avremmo più messo piede là dentro, soprattutto per i modi sgorbutici usati dalla signora, sin dall’inizio.

Arriva la pizza bianca ordinata precedentemente ed il salame era piccante. Lo dico alla signora e la sua risposta è stata “u salame chissu è”…

Alchè non abbiamo più resistito, gli abbiamo fatto presente tutte queste cose (in maniera gentile): la pasta non l’abbiamo potuta scegliere, la mozzarella, nonostante la chiamata fatta PRIMA di arrivare, non c’era, il salame era piccante, e se io fossi stata allergica al pepe?

La signora, sbraitando, voleva cambiare la pizza, urlando che erano 30 anni che faceva quel lavoro, come se centrasse qualcosa. Ci siamo alzati e ce ne siamo andati, visto che abbiamo ricevuto solo urla.

Ci dirigiamo verso la cassa, mai pensando di trovare il delirio, dove diciamo di farci gentilmente lo scontrino, escluse ovviamente le cose che non erano arrivate.

Da qui non ci siamo più trovati. Avevamo 6-7 persone difronte che ci urlavano contro, sostenendo che dovevamo dare tutta la cifra, cioè volevano pagati anche tutto quello che non era arrivato al tavolo.

Hanno iniziato ad insultarci, metterci le mani addosso spingendoci, in presenza di una minore, una bambina di 3 anni, completamente terrorizzata.

Di tutto ciò abbiamo anche un filmato, che non divulghiamo per ovvi motivi…

Abbiamo voluto evitare fino all’ultimo la polemica, mai pensando che esprimendo quello che non ci stava bene, ci saremmo trovati davanti ad un tale episodio.

Siamo veramente disgustati e sconvolti, volevamo passare una serata in compagnia ma, come potete vedere, alla maleducazione non c’è fine.

Così pensiamo di accogliere i turisti??? Bene…

(Lettera firmata)