Riceviamo le parole del Comitato Festa di Portapiana:

«Mi chiamo Valentina Antonino, e scrivo non solo come volontaria del comitato della Festa di Santa Maria della Sanità e dei Santi Medici, ma come figlia di un quartiere che ha dato tanto a chi lo ha abitato, e chiede oggi solo di non essere dimenticato.
Portapiana è uno dei rioni storici più belli di Cosenza, incastonato sotto il Castello Svevo, tra vicoli stretti, balconi fioriti e case che sembrano abbracciarsi.
Ogni anno, nel mese di luglio, questo quartiere si anima con la sua festa: un momento atteso, sentito, vissuto con il cuore da generazioni.
La nostra festa non è un evento qualsiasi.
È un intreccio di devozione, giochi popolari, convivialità , musica, fuochi d’artificio e quel profumo inconfondibile di panini con la salsiccia che per tre giorni diventa l’odore dell’estate.
È l’occasione in cui chi è rimasto si incontra con chi torna, perché Portapiana è uno di quei posti che anche da lontano continua a chiamarti per nome.
Eppure, quest’anno, la festa rischia di non esserci.
Le spese sono tante: palco, service audio, illuminazione, animazione, materiali per lo stand gastronomico.
Abbiamo attivato un IBAN, fatto appelli, raccolto donazioni spontanee.
E con gratitudine posso dire che in tanti hanno risposto, con piccoli aiuti, messaggi, ricordi.
C’è chi ha donato in memoria dei nonni, chi per amore dell’infanzia trascorsa tra quei vicoli.
Un legame viscerale, emotivo, indissolubile.
Ma non basta.
Per questo scrivo ai cittadini di Cosenza, a chi ama il centro storico, e anche alle istituzioni.
Al Comune. All’amministrazione. Ai rappresentanti del territorio.
Portapiana è parte della storia e dell’identità di questa città .
Non è solo il quartiere sotto il Castello. È uno dei suoi cuori più antichi.
E la sua festa è un patrimonio che merita di essere protetto, riconosciuto, sostenuto.
Non chiediamo grandi fondi. Ma un gesto, un’attenzione, una presenza concreta.
Perché se questa festa muore, non muore solo un evento.
Si spegne un presidio di cultura popolare, di coesione, di memoria viva.
Noi ci stiamo mettendo il cuore.
Ci serve che qualcuno ci metta anche le mani, le spalle e il coraggio di crederci con noi».
Valentina Antonino
Comitato Festa di Portapiana

