Lettere 2.0: “Non credevo alla malasanità… finchè non ci sono passata”

La nostra lettrice ci invia il suo sfogo personale:

 

 

“Buonasera,
vi scrivo perchè voglio raccontarvi una storia che mi appartiene. Quando sentivo o vedevo in tv storie di persone che raccontavano i loro episodi in ospedale …ci credevo ben poco.

È proprio vero che chi non ci passa non può capire. Mia mamma è una donna di 61 anni, solare, iperattiva, bellissima donna dagli occhi verdi splendenti. Ma un bel giorno la sua vita cambiò radicalmente.

Circa 4 anni fa si recò dal suo ginecologo, decisamente “noto” nella città di Cosenza per la sua esperienza professionale… Si rivolse a lui perchè non si sentiva bene, ma lui prese la situazione alla leggera, facendola stare così, con questo malessere, rimandando il tutto ad un 1 anno dopo.

Purtroppo da lì a poco iniziò a sentirsi sempre peggio… quindi si recò al Sacro Cuore di Cosenza per subìre l’intervento che doveva essere ‘semplice’. Qui per fortuna un grande ginecologo ha visto qualcosa che non gli piaceva ed ha fatto analizzare il tutto.

Dopo circa 15gg ci chiamano dalla clinica per sottoporsi all’esame istologico. Si trattava di carcinoma alla cervice uterina in stato avanzato. La sola fortuna era che non è stato il suo ginecologo ‘di fiducia’ ad operarla… ma un altro medico… il quale ringrazio fino alla morte per avermela salvata.

Dopo l’esame quindi subì l’intervento che durò 8 ore a Catanzaro all’ospedale Pugliese. Un grande professore di Napoli la operò …e ringraziando Dio andò tutto alla grande.

Passato il tutto andammo a visita, ma le terapie che sono state indicate a Catanzaro non sono state lette qui al Mariano Santo, i quali invece di fare chemio e radio in concomitanza, le fecero fare prima radio e poi successivamente la chemio.

Mamma stava sempre peggio, avvertiva in particolare forti dolori alla schiena. La cosa non mi piaceva molto e quindi la portai in ospedale dove fu eseguita la tac… e purtroppo l’esito era metastasi vertebrali… e non un “semplice mal d schiena” come ribattevano al Mariano Santo.

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E così fu di nuovo ricoverata per le cure. Non vi dico la sofferenza che ha passato lei, ma non solo. Anche chi le sta accanto …soprattutto io che mi prendo cura di lei.

Quante nottate, quante lacrime versate per un errore che poteva essere evitato se solo il medico fosse stato meno superficiale…

Dico solo una cosa ai medici ed a chi lavora negli ospedali: Siate più UMANI… perché la vita è preziosa. Abbiamo tanti medici bravi in Calabria ma con poca voglia. Ora che vedo le cose con i miei occhi posso dire che la malasanità, ahime, è una cosa di routine. Spero non accada a nessun altro quello che è successo a mia mamma. Le persone devono essere curate, hanno bisogno di voi …anche se non sono amici di amici… ma ‘comuni mortali’…

Volete sentirne un’altra? Mercoledì 11 aprile, settimana scorsa, mamma è andata a fare la tac… Andiamo per ritirare l’esito e la tac era stata persa…!!! Solo ieri, dopo una settimana, sono riusciti a trovare la cartella con i risultati…

Senza parole… Mamma per fortuna sta un po meglio ora …ma resta tanto rammarico. Tantissimo….

Abbraccio tutte le persone ke lottano e, mi raccomando, non mollate mai !!! Grazie a voi di Cosenza 2.0″

 

(Lettera firmata)