Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:

“Vorrei raccontare quanto è accaduto a mia madre pochi giorni fà durante una visita specialistica in un presidio ospedaliero della nostra Cosenza (non all’Annunziata…).
Ci siamo recati in questa struttura con mia madre per poter svolgere una visita eco-addome, in quanto dovrà subire un intervento allo stomaco nei prossimi giorni.
La signora, o dottoressa se così si può definire, alla vista di mia madre ha pronunciato queste esatte parole: ‘Signó, e di duvi a ncuminciamu? Ma siti sicura ca v’aviti fà sta visita? Mi para stranu a mia‘… mettendo mia madre in totale imbarazzo.
Nonostante mia madre aveva le lacrime agli occhi, lei continuava a svolgere la visita senza nessuna umanità e professionalità .
Mi rivolgo a tutti i lettori: ‘Ma la solidarietà e comprensione femminile, in questi casi delicati come l’obesità , che mia madre sta affrontando da diversi anni, dov’è?’
Mi auguro che non succeda ad altre persone e che magari queste parole arrivino a chi di dovere, affinché questi possano capire di essere un po più umani con i pazienti.
Vi ringrazio e perdonatemi lo sfogo.“
(Lettera firmata)


