Lettere 2.0: “Mi รจ stato proibito di sedermi sulla panchina contro la violenza sulle donne”

Riceviamo la segnalazione di una nostra lettrice

 

 

 

“Nel primo pomeriggio di ieri 6 Luglio 2021, tra le ore 15 e le ore 16, mi trovavo a dover passare di fianco alla Questura di Cosenza, e, essendo molto stanca e assetata, per aver camminato molto, e con quel caldo, mi sono seduta sulla panchina dedicata alla Violenza contro le donne.

L’ho fatto anche perchรฉ anche io sono una donna che ha subito violenza, come molte, e sedendomi proprio lรฌ, non volevo soltanto “sfruttare un bene istituito su suolo comune”, bensรฌ lanciare un messaggio di vicinanza alle donne che hanno subito violenza che mi avessero vista passando.

Purtroppo, mi si รจ avvicinato un poliziotto che, con tanto di divisa, mi ha invitata a scendere dalla panchina perchรฉ altrimenti la scritta non sarebbe risultata leggibile.

Io ho risposto che su una panchina pubblica รจ possibile sedersi, a meno che non ci sia un cartello che lo indichi, e poi ho aggiunto che volevo semplicemente dire, sedendomi lรฌ, che anche io ho subito Violenza, e sono scoppiata in lacrime.

Spero per tanto che il Vostro articolo possa essere letto da chi di competenza, e invitare la Questura di Cosenza ad apporre un cartello con su scritto “Vietato sedersi”, perchรฉ di regola, su una “panchina”, che รจ presente sulla strada pubblica, fosse anche commemorativa, รจ concesso farlo.”

 

G. S.