Riceviamo la testimonianza di una nostra lettrice

“Vorrei raccontarvi la mia esperienza perché mi ha segnata molto.
Alle 05.00 del 28 giugno ho iniziato ad avere forti contrazioni.
In seguito mi reco in Clinica per effettuare il tracciato.
Ma dopo quest’ultimo, mi mandano a casa dicendo di non essere ancora pronta al parto.
Appena torno a casa, le contrazioni erano giunte all’apice, così con mio marito decidemmo di recarci in ospedale.
Qui mi hanno subito portata in reparto e visitata.
Proprio a questo punto, vengo alla luce di ciò che, l’incompetenza dei miei precedenti ginecologi, non mi aveva mai resa consapevole del problema che avevo.
Ovvero una malformazione congenita detta setto vaginale per cui il parto naturale mi risultava rischioso, in quanto mi provocava una emorragia e la bimba rischiava di soffocare.
Quindi mi dovevo sottoporre ad un cesareo d’urgenza, in quanto la bimba era già pronta per nascere.
Appena ho sentito tale notizia sono scoppiata in lacrime, mi sono resa conto del rischio che ho corso andando in clinica quella mattina.
Ancora oggi ringrazio Dio per aver fatto si che tornassi a casa e decidessi di andare in ospedale.
Abbiamo grandi medici nel nostro ospedale, valorizziamoli.”
Lettera firmata


