Riceviamo lo sfogo del nostro lettore Luigi:

“Gentile redazione, sono un vostro affezionato lettore nonché neo pensionato che, come tutti i neo pensionati andiamo avanti e indietro per la città, scoprendo lati bellissimi ma, ahimè, anche i lati negativi.
Mmi riferisco al fatto delle deiezioni canine, una vera piaga della nostra città…! Essendo io un ex dipendente Comunale, ricordo che la buon-anima di Giacomo mancini aveva fatto un’ordinanza comunale, in cui si ordinava espressamente ai proprietari dei cani, di portare il loro animale al guinzaglio con la miseruola, nonché di raccogliere le deiezioni e quindi pulire, cosa che devo dire un buon 40 e 50% dei cittadini di Cosenza fa, ma l’altra metà invece ignora completamente.
Il risultato? Molti, come me, rimangono imbrattati nelle deiezioni, cacca, sterco… chiamiamola come vogliamo, ma sempre di m… parliamo.
Per cui vi chiedo se potreste sensibilizzare con un bel articolo la cittadinanza, così come chi è proposta ai controlli, affinché questo 50% di persone raccolga le deiezioni dei cani, perché, credetemi, non c’è un marciapiede dove non ci siano questi escrementi, e se non stai attento, come mi è capitato già diverse volte, compreso l’altra sera, quando me la sono portata fino a casa sotto una scarpa.
Non vi dico la puzza e il ‘patatrack’ che è successo nell’abitazione, perché poi ho imbrattato i pavimenti e ho dovuto pulire quelli e le scarpe, disinfettarle e via. In teoria andavano buttate, ma visto che non siamo istituzioni economiche tutti quanti, non mi sono potuto prendere questo lusso e con la santa pazienza e una mascherina le ho ripulite.
Scusate se vi chiedo una cosa che può sembrare banale ma banale non lo è. Non se ne può più…
Nota bene: naturalmente il problema interessa tutta la città, ma io abitando in centro, precisamente in zona Villetta di via Roma, ex stadio Morrone, posso solo dare evidenza di quanto lì è diventato un letamaio, come nella zona delle case minime, dove tutti vengono a portare i loro animali per espletare i loro bisogni e pochissimi raccolgono.
Vi ringrazio di nuovo e vi auguro buona serata!“
Luigi

