Riceviamo lo sfogo della nostra lettrice Iole:

«Buongiorno, avrei qualcosa da dire in merito alla triste realtà dell’ospedale, riguarda i tantissimi pazienti che hanno un problema oncologico e che sono costretti ad avere a che fare con il reparto di urologia.
Cistoscopia di controllo post chemio per pazienti affetti da tumori rimandata a data mai stabilita. Ebbene si, sembra un film horror invece è l’ospedale di Cosenza.
Dopo alcune sedute di chemio è prevista da protocollo la cistoscopia. Peccato che il macchinario è rotto e non hanno intenzione di ripararlo. I pazienti hanno cercato di contattare i medici per avere indicazioni su come procedere ma è già tanto avere un “visualizzato senza risposta”. È la triste verità . Io non mi sono persa d’animo e ho trovato chi la fa (a pagamento ovviamente). Non è giusto. È disumano. Mentre ci raccontiamo tante cose belle sulla Calabria è bene precisare che chi ha un grave problema di salute è costretto ad andarsene da questa terra, ad affrontare tutto in altre città .
Carissima urologia di Cosenza, avrai tanti medici rinomati nella tua équipe ma ti assicuro che a poco servono visto le terribili circostanze. La cosa peggiore è la non cura verso chi ancora sta aspettando risposte.
La prevenzione è tutto, le cure tempestive anche… Peccato che non sempre sono un nostro diritto».
IoleÂ


