Lettere 2.0: “«Ci siamo dimenticati di avvisarla che oggi doveva fare il tampone». Povera Italia…”

Riceviamo lo sfogo della nostra lettrice:

 

 

“Volevo segnalare la voglia di combattere per fermare il Covid…

Abbiamo avuto contatti con persone positive e quindi ci mettiamo in quarantena fiduciaria. Nel frattempo mio figlio di 3 anni inizia ad avere l’influenza, aspettiamo più di 10 giorni e nessuno si fa vivo per darci una data per il tampone.

Sollecitiamo, ci viene detto che il giorno prestabilito del tampone in realtà era quello odierno, ma che non siamo stati avvisati perché si sono dimenticati di farlo… e gia dico povera Italia!

Ci organizziamo, visto che i tamponi vengono effettuati solo fino alle 12.30, altrimenti sarebbe troppo lavoro, facciamo di tutto, arriviamo alle 12.15 nel tendone allestito appositamente presso un ospedale nel cosentino… e non troviamo nessuno.

Ripeto, NESSUNO…!!! Il tendone chiuso, né protezione civile, né dottori, né carabinieri, il nulla!

Alla fine, per uscire fuori da questi lunghissimi 15 giorni di quarantena, abbiamo fatto dei tamponi privatamente, come se non bastasse, nonostante il loro lavoro fatto male, chi per guadagnarsi qualcosa deve fare giornate di duro lavoro deve poi spendere i soldi per pagare qualcosa che avrebbero dovuto fare gli altri.

Che vergogna, capisco il troppo lavoro, l’allarmismo che c’è in giro, capisco tutto, ma dimenticarsi di avvisare chi aspetta chiuso in casa, e chiudere poi pure prima dell’orario previsto, dove vogliamo arrivare cosi?

Viva L’Italia.”

(Lettera firmata)