Riceviamo la seguente segnalazione

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“Vi scrivo questa lettera di indignazione e tutela verso il nostro Altopiano Silano.Â
Un Altopiano Silano pronto, impaziente di accogliere turisti si scontra con le interminabili manutenzioni della Statale107.
Due facce opposte della medaglia, una desiderosa di tornare a far innamorare di sé ed a ripartire dopo una stagione invernale totalmente annullata, l’altra, incapace di programmare gli interminabili lavori di viabilità .
Parliamo dell’area calabrese della Sila cosentina, un territorio dove vivere quotidianamente è già di per sé arduo.
Come in tutto il pianeta si stanno vivendo anche qui le tensioni e le conseguenze legate alla pandemia, ma, se in Italia, proprio ieri 26 Aprile 2021, si sta iniziando a prevedere delle riaperture, in questa area cresce la preoccupazione per le decisioni intraprese dal COV (comitato operativo viabilità ) riguardante gli interventi di manutenzione sulla statale 107 nel tratto di collegamento Cosenza-Camigliatello Silano.
Manutenzione che prevede la chiusura al transito dei viadotti Gangarello, Fondente e Cannavino, dove la previsione di chiusura di quest’ultimo è prevista da inizio Maggio, sperando in una riapertura a ridosso delle festività natalizie (ricordiamo inoltre che l’impalcato del Cannavino da Luglio a Dicembre dello scorso anno fu già inibito al transito veicolare per continue manutenzioni che vediamo essere interminabili).
È inaccettabile che interventi del genere, così prolungati nel tempo, capitano, per l’ennesima volta, a ridosso di periodi di forte espressione turistica, dove, un territorio come la Sila, generatore di reddito attraverso l’attività di accoglienza e l’export dell’agroalimentare, subisce un “isolamento”, troncando la sua più importante arteria di collegamento.
Arteria non essenziale soltanto per la mobilità economica, ma soprattutto capace di collegare in tempi brevi il trasporto sanitario verso il più importante e vicino nosocomio di Cosenza, che, in periodo pandemico é sempre più importante per garantire il trattamento sanitario del popolo montano, che merita RISPETTO.
In Calabria abbiamo la fortuna di avere una duplice attinenza turistica, stupende coste marittime e dolci montagne romantiche, innamoriamoci di ciò che Dio ci ha donato.”
Matteo Mario Pucci


