Lettere 2.0: “15 ragazze ‘mollate’ dalla Regione perchè la loro formazione non sarà più finanziata”

Riceviamo le parole di un papà, rivolte al Presidente Occhiuto:

Buonasera Presidente Occhiuto, chiedo a lei una mano su una questione riguardante mia figlia e altre 14 ragazze, visto che tenete ai giovani calabresi e al loro futuro, fornendo sempre corsi e bonus affinché intraprendano una vita professionale, qui, nella nostra amata Regione.

Ebbene caro Presidente, mia figlia ha intrapreso un corso da voi finanziato, IEFP, presso la società Ame Cosenza, un corso triennale. Mia figlia ha lasciato la scuola al quarto anno delle secondarie, per poter partecipare al corso oggetto del finanziamento, per non superare il limite di anni 17 .

Ora però, dopo un anno di corso, arriva una lettera alla Ame, in cui sì dice che non potranno più continuare il corso dal primo novembre in poi, perché una delle scuole precedentemente escluse, ha fatto ricorso vincendo in cassazione, ed è stata riammessa. Così la Regione Calabria ha escluso la Ame per reinserire per sentenza della Cassazione ,la scuola che era stata esclusa.

Io mi chiedo, a parte giuridicamente, ma umanamente (!!!) come si può non pensare alle 15 ragazze che hanno già effettuato un anno di corso, lasciando le proprie scuole (alcune delle quali ancora in età di obbligo scolastico) per un indirizzo professionale che dia maggiore probabilità di lavoro futuro?

Come si può non pensare a queste ragazze che avevano trovato un qualcosa su cui punture nella nostra martoriata terra? Come si può non pensare agli anni scolastici buttati al vento? Dico io, è normale?

Escludere così 15 ragazze da un corso, finanziato dalla Regione, dopo un anno di frequentazione, ha dell’inverosimile. Spero prendiate a cuore la situazione.

La ringrazio Presidente, certo di una sua risposta ed un urgente interessamento.

Gabriele