Lettera aperta all’On. Mario Occhiuto:

«Egr. Onorevole Occhiuto, nel sostenerLa con la ns. vicinanza affettiva ed umana per l’immane tragedia occorsale, giocoforza, per la perdita del suo caro figlio, vorremmo interagire, se ce lo permette, con lei su alcuni punti deboli del ns. sistema sanitario. In particolare per quanto riguarda il malfunzionamento dei Csm nella Regione Calabria (salvo qualche rara eccezione).
Siamo più che d’accordo sulla creazione della figura dello psicologo nelle scuole come riferimento e supporto alle fragilità psichiche dei ns. giovani e come prevenzione al progredire della malattia mentale. Essa crea molteplici situazioni negative e di disagio sia dal punto di vista dell’agire, sia per la pericolosità che procura ai danni di sé stessi o di terze persone, entrambe vittime ed in alcuni casi carnefici del destino di molte persone nel sociale (serial killer, soggetti deviati etc.) o come chiusura interiore dovuta a depressione (schizofrenia, psicosi etc…).
Riteniamo che tali operatori (in special modo nelle scuole) debbano essere qualitativamente molto preparati altrimenti il flop sarebbe ancora più pericoloso. Per quanto riguarda i CSM, Le riferiamo che siamo molto indignati del malfunzionamento che li governa. Non sono organizzati e le attese per un intervento psichiatrico o psicologico sono molto lunghe.
Tra di noi ci sono i genitori di un ragazzo che ha l’età di anni 27. Loro cercano continuamente con fatica di affrontare il problema psichico che lo attanaglia fin dall’adolescenza, ma spesso, quando le crisi si manifestano in modo inaspettato, non hanno le capacità di poter intervenire perché non sono e non possono essere esperti in materia.
In pratica siamo soli ad affrontare problemi insormontabili. Siamo consci del malfunzionamento dei pronto soccorsi e delle continue perdite di vite umane oltreché delle prestazioni sanitarie che ricordano strutture da terzo mondo. Una volta uno psichiatra del Csm di Cosenza ci disse che avrebbero ricevuto un ns. figlio a visita, presto. Il che non è avvenuto.
La famiglia sta ancora aspettando. L’ammiccamento è quello di rivolgersi al privato con esborsi economici non sostenibili per fasce di popolazione dal reddito medio-basso. Eppure paghiamo le tasse.
Ci fermiamo qui, per non tediarla, ma in questo contesto ci vorrebbero degli interventi urgentissimi in modo da tutelare la salute mentale di soggetti deboli ed impossibilitati a curarsi in modo adeguato per le negligenze del sistema. La politica deve mettere in primo piano la risoluzione dei problemi sanitari del ns. paese, in generale, e ancor di più, per quel che concerne questi settori che spesso sono dei lager.
Evitiamo il più possibile che queste tragedie abbiano a verificarsi. Il male di vivere va combattuto con tutti i modi possibili ed immaginabili per evitare tragedie umane sulle quali, poi, non si può tornare più indietro.
Grazie»
Cittadini del mondo che soffrono

