Riceviamo le parole del nostro lettore Mirco, rivolte al Presidente Occhiuto:

“Lettera aperta al Presidente della Regione Calabria.
Oggetto: Pendolari diretti a Cosenza: una città ancora ostaggio di collegamenti insufficienti
Egregio Presidente della Regione Calabria,
mi rivolgo a Lei come pendolare e cittadino calabrese profondamente preoccupato per la situazione del trasporto ferroviario che coinvolge quotidianamente chi lavora o studia a Cosenza.
Dopo le elezioni è tempo dei fatti e non delle promesse.
Oggi, la gran parte dei pendolari diretti verso la città è costretta a utilizzare treni provenienti da altre aree, in particolare da Reggio Calabria, Sapri e Napoli. Secondo una stima basata sulle tabelle orarie pubbliche (Trenitalia e RFI), delle principali corse giornaliere che arrivano a Cosenza:
• circa 23 corse provengono da Reggio Calabria,
• circa 14 corse da Sapri,
• circa 22 corse da Napoli.
Considerando il totale dei collegamenti principali, queste tratte rappresentano oltre il 55% dei treni che ogni giorno raggiungono Cosenza. In altre parole, più della metà dei treni diretti al capoluogo bruzio arriva da fuori provincia o addirittura da fuori regione.
Da cittadino, pongo dunque alcune semplici domande:
1. È possibile che una città come Cosenza, cuore universitario e amministrativo della Calabria, debba dipendere quasi interamente da treni provenienti da Reggio Calabria, Sapri o Napoli?
2. È normale che, in caso di guasti elettrici, ritardi o problemi meteorologici lungo queste tratte, centinaia di pendolari restino bloccati perché non esiste un servizio alternativo interno che garantisca la connessione Paola–Cosenza in modo stabile e cadenzato?
3. Perché la linea Paola–Cosenza non viene potenziata come una vera “metropolitana regionale”, con corse frequenti e affidabili che permettano di muoversi senza dipendere da linee a lunga percorrenza?
È inaccettabile che una città capoluogo resti vulnerabile a ogni interruzione sulla rete principale e che il collegamento interno Paola–Cosenza, potenzialmente strategico, sia sottoutilizzato.
Le chiedo quindi di promuovere un piano ferroviario dedicato ai pendolari cosentini, che includa corse cadenzate locali, maggiore resilienza della tratta Paola–Cosenza e una revisione complessiva della logistica regionale.
Una Calabria moderna non può permettersi che il suo principale centro universitario e amministrativo resti isolato per problemi che nascono fuori provincia.
Confido nella Sua attenzione e nel Suo impegno concreto per restituire ai cittadini una mobilità degna di una regione che vuole guardare al futuro.
Con osservanza,
Mirco Contatore
Pendolare e cittadino calabrese”


