Riceviamo le parole di Jennifer Chimenti Piscanec:

“San Marco Argentano – Gli “attivisti sanitari”, hanno il dovere di raccontare la verità. Propagandare informazioni ingannevoli, sottacere comunicazioni importanti e negare la realtà tangibile ed inconfutabile, è amorale.
Sulla scorta di quanto riportato in questi giorni in un servizio di un TG di una Radio locale, ma non solo, è inevitabile un chiarimento:
L’ex ospedale di San Marco Argentano non è il cumulo di macerie ed il dissesto operativo descritto, ma una struttura ricostruita attraverso un lavoro meticoloso ed accorato per assicurare quel diritto alla salute che in troppi hanno dimenticato e svenduto al peggior offerente.
– 19 ambulatori specialistici. Tra questi, quello oncologico, guidato dal dott. Luigi Marafioti, e che a distanza di due anni, accoglie 1338 MALATI DI CANCRO.
– Un reparto di radiodiagnostica curato in ogni singolo dettaglio, che garantisce prestazioni di altissimo livello attraverso macchinari di ultima generazione, ed una “equipe” che ne assicura il continuo funzionamento.
– La cantierizzazione del piano -1 per la realizzazione dell’ospedale di Comunità.
– La ristrutturazione del piano 1.
– Lo screening senologico.
– Lo screening del colon-retto.
– Un punto di primo intervento medicalizzato h24.
– Un laboratorio analisi (su carta punto di primo prelievo, in rettifica su nuovo atto aziendale) che certifica 370.000 prestazioni annuali.
– Servizio accoglienza e punto informazione.
E progetti, progetti… Mille progetti già sottoposti all’attenzione della DG regionale ed in codifica.
Le dichiarazioni imbarazzanti di chi sconfessa i fatti, e la volontà granitica degli amministratori, delle associazioni, e dei rappresentanti a vario titolo di comunità, di non divulgare dati, avvisi, comunicazioni,indicazioni, spinge gli oltre 50.000 utenti della Valle dell’Esaro prima tra le braccia del privato. Poi, tra quelle della morte.
Resto vigile affinché il mio impegno ed il mio lavoro, a tratti estenuanti, non vengano contaminati, boicottati e demoliti da chiunque, “interni” compresi.
Da malata di cancro, prima ancora che da tecnico.”
Jennifer Chimenti Piscanec
Modello di cure ed innovazione sanitaria per la Regione Calabria



