La vita e la morte nel Sud Italia di 6.000 anni fa riemergono dallo studio dei resti di un uomo del Neolitico sepolto in modo inconsueto a oltre mille metri di altitudine nel cuore del Parco del Pollino in Calabria

“Le indagini scientifiche condotte sui resti scheletrici e su alcuni frammenti di tartaro rinvenuti nella grotta di Pietra Sant’Angelo rivelano infatti che l’uomo, imparentato coi primi agricoltori europei, potrebbe essere andato incontro a una morte rapida, forse dovuta a una grave infezione, quando si trovava lontano dal suo villaggio.”
Fonte e articolo completo: LaCNews24


