“I saluti commossi e sinceri alla Dirigente Scolastica Borrelli che va in pensione”

Riceviamo le parole di saluto e ringraziamento alla Dirigente Scolastica dell’Istituto Stancati IC Rende – Commenda:

 

 

 

“Carissima Dirigente,

mettere nero su bianco i propri pensieri e sentimenti è sempre un esercizio delicato, ma se a parlare è il cuore, senza troppi indugi, forse è meno accademico ma sicuramente più sentito.

E allora lascio parlare il mio cuore, d’istinto, perché con le persone a cui si vuole bene è così che si fa.

Semplicemente, puramente… Grazie, Dirigente Borrelli.

Grazie perché in un mare in tempesta, Lei è stata il faro, che ha illuminato le notti più buie di marinai che volevano raggiungere il porto.

Ci ha mostrato, infatti, con il garbo e la gentilezza che la contraddistinguono, che tra le attitudini più importanti per un docente ci sono senza ombra di dubbio la preparazione, la competenza e l’aggiornamento, ma che soprattutto bisogna coltivare le doti fondamentali per un insegnante quali la pazienza, la disponibilità e la passione.

Grazie perché, proprio come in una squadra di calcio, che subisce gli innesti annuali del calcio-mercato, Lei è stata il leader indiscusso che, con la sua condotta e il suo atteggiamento, ha dato l’esempio a tutti i “calciatori” che sono arrivati.

Ci ha ricordato, infatti, che la scuola è come un campo di calcio, il cui manto erboso va innaffiato, curato, e in cui si allena un unico, numeroso e a tratti irrequieto team, che va spronato e allenato.

Lo stadio, come la scuola, va aperto al mattino e chiuso alla sera.

La “squadra”, come il corpo docente, va valorizzato e incentivato. Lei, con la sua ineccepibile condotta, apriva il portone alle 7 e lo richiudeva alle 20, è stata sempre in campo con noi, la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via dalla Sua amata scuola.

Grazie perché, in una società con pochi punti di riferimento, Lei è stata la madre amorevole e affettuosa di una famiglia che aveva bisogno di serenità.

Ci ha dimostrato, infatti, con il suo carattere gioviale e gentile, che la comunicazione è un’arma potente. E Lei, proprio come un genitore che fonda il proprio rapporto con i figli sul dialogo rispettoso ed educato, ha saputo dire tanto, senza nemmeno aprir bocca. Bastava uno sguardo d’intesa, come nelle famiglie più unite e affiatate.

Ora, proprio come nelle migliori tempeste, nei più rinomati stadi del mondo, nelle famiglie più amorevoli… è giunto per Lei il momento di approdare, di spegnere le luci, di tornare a casa.
Quello che verrà dopo?

Qui, sarà sempre e comunque casa per Lei, magari quella delle vacanze, quella dove si va a trovare gli amici o i nipotini, per assaporare ancora quell’attimo di vita insieme.

Qui, sarà sempre e comunque casa per noi, che restiamo e costruiamo altri mattoni su ciò che sono le fondamenta che Lei ha gettato.

Casa è dove nascono ricordi, che sono la nostra ricchezza e in questa nostra casa tutti potremo sorridere, perché tutti custodiamo nel cuore il ricordo di anni felici.

Per tutto questo e per essere stata Lei, insieme a noi, semplicemente e profondamente Grazie.

Un docente pieno di ammirazione e stima.”

M.F.C.