“Guardo il frocio che sei. Ma ti sei guardato? Fai schifo!” – Ragazzo offeso oggi a Rende

Riceviamo dal nostro lettore, che preferisce non essere citato, ma che comunque andrà per vie legali.

 

 

Vorrei raccontarvi un spiacevole evento che mi è successo oggi a Rende. Vorrei sensibilizzare tutti per il rispetto reciproco che purtroppo ancora a Cosenza non c’é…

Ero per i fatti miei, stavo studiando in un luogo pubblico, quando noto più di una volta lo sguardo di una signora a mo di ‘presa per il culo’.
Premetto che sono abituato allo sguardo della gente (cazzi loro) ma dopo un pò diventa fastidioso, credetemi…

A seguito della mia domanda alla signora, in modo educato ‘Mi scusi deve dirmi qualcosa?’…
Sono partite da parte sua minacce di morte e offese come queste:

‘Che cosa ti devo dire, il frocio che sei? Ma ti sei guardato che fai schifo?’ (ovviamente in dialetto).

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Non ho replicato e non ho avuto modo di verificare il nominativo della signora in quanto è andata via, ma eravamo in un posto pubblico quindi le sue offese sono registrate e questa volta si andrà per via legale.

Mi chiedo: la signora era con una bimba, che messaggio ha potuto lasciare alla bimba?

Possibile che una persona non può fare quello che vuole senza che una terza persona gli rompa le scatole? Ora io personalmente sono una persona forte, delle offese della “Signora” me ne faccio ben poco, ma se fosse stato un ragazzino più sensibile?

Ci sono persone che si suicidano per questo….

V. I.