Gli studenti dell’Unical capitanati da Missionlife, mettono sul tavolo la tutela dei diritti dei minori

Grande risonanza per il convegno compartecipato svoltosi presso l’Aula Magna Unical

 

 

“Si aggiungono Associazioni Studentesche Unical ad instaurare collaborazione con “Missionlife” che, come afferma la Vicepresidente, Emmanuela Rovito, “continua a puntare tutto sui giovani”.

“Itaca” e “The Cube”, rappresentate rispettivamente da Antonio Guarascio e Enrico Lia.

Come riferisce l’Avv. Margherita Corriere, Presidente AMI sezione Calabria, “è importante parlare ai giovani, portarli a conoscenza delle leggi e di un mondo che li riguarda più da vicino di quanto si creda.

Oltretutto bisognerebbe modificare alcune parole del vocabolario giuridico, che sono atte a creare solo ulteriori discriminazioni e dissapori tra generi”.

Ricco di sensibilità il pur delicato intervento professionale della stessa che ha saputo catalizzare l’attenzione dei ragazzi in sala, educendoli sulle nuove riforme riguardanti matrimonio e famiglia.

Fuori dagli schemi l’intervento del Docente Unical, Carlo Fanelli, Disciplina di Arte Musica e Spettacolo, Dipartimento Umanistico, il quale ha lasciato, per un attimo, le sue vesti da Professore e si è raccontato ai giovani da “padre”, suscitando emozione e commozione, per poi introdurre un importante progetto riguardante alcuni cortometraggi sociali che condurrà in collaborazione con Missionlife, grazie al patrocinio Unical.

Stessa compartecipazione per l’intervento di Francesco Tavernise, padre con un suo vissuto sul campo trattato, mediatore familiare che sottolinea “l’importanza di un punto d’incontro tra mamma e papà perché il conflitto può distruggere un figlio, condurre al bullismo o alla chiusura emozionale, tanto più se si ha a che fare con ragazzi che sono affetti da particolari sindromi cognitive e/o comportamentali”.

Giovane tra i giovani, l’Avv. Chiara Orilio, delegato legale Missionlife, la quale ha trattato alcuni punti focali dell’affidamento condiviso.

Giuseppe Costa, delegato Missionlife alla cooperazione tra generi, si è raccontato ai ragazzi da padre tra sentenze varie e diverse battaglie affrontate, conclusesi con l’affido della figlia alle sue cure.

Termina dicendo che “non tutti gli uomini che affrontano un divorzio vivono nelle macchine e lontani dai figli”.

Chiude Emmanuela Rovito, moderatrice del convegno stesso, sottolineando come “la presenza, l’attenzione al tema e la compartecipazione emotiva dei ragazzi, abbia dimostrato che bisognerebbe puntare molto di più sui giovani piuttosto che relazionare sempre e solo tra addetti al settore d’interesse.

L’aver condiviso leggi di stato e stati emotivi, con gli studenti, ha permesso di raggiungere l’obiettivo fissato da Missionlife: maggiore sensibilità verso la cooperazione tra generi quale anteprima ad una festa dell’otto marzo che non ricordi più le fratture del passato tra uomini e donne ma che guardi ad un futuro di coesione e supporto in tutela dei minori, figli di tutta l’umanità”.”