Furono massacrate dentro la loro abitazione popolare a san lorenzo del vallo, vittime innocenti della ’ndrangheta. Definitiva la condanna all’ergastolo nei confronti di Domenico Scarola e Salvatore Francesco Scorza

“Quel corpo di Barbara Indrieri, martoriato dal fuoco di una mitraglietta Uzi e rimasto per ore in bilico sulla ringhiera del balcone, è riuscito a farsi largo in mezzo alle paure di un piccolo paese del Cosentino, liberandosi dalla ragnatela delle complicità e riaffiorando dalla palude dei silenzi. Barbara venne massacrata insieme alla madre, Rosellina, in una sera di pioggia e di freddo, dentro casa, a San Lorenzo del Vallo. Quella storia tragica che indignò il mondo è la trama del processo celebrato contro i due assassini. Assassini perchè da ieri non sono più presunti. La Cassazione ha seppellito definitivamente le loro speranze mandando in giudicato la sentenza di condanna all’ergastolo nei loro confronti, pronunciata in primo grado e ribadita in appello. Dunque, anche per la Suprema Corte, quella maledettissima sera del 16 febbraio di sei anni fa, Domenico Scarola, 33 anni, di Tarsia, e Salvatore Francesco Scorza, 37, di Castrovillari entrarono nell’abitazione popolare dei De Marco seminando la morte. “
Fonte ed approfondimenti: Gazzetta del Sul


