Enzo Spina: l’artista e artigiano del presepe nel borgo di Fiumefreddo Bruzio

Enzo Spina ha realizzato un’opera d’arte straordinaria

 

 

“Un presepe di circa 30 metri quadrati, opera iniziata dal padre Attilio Spina e da Don Antonio Rotondo, ex parroco del luogo, incastonato in un palazzo del 1400 precedente sede vescovile.

Un piccolo borgo di Fiumefreddo in miniatura, con la scalinata che porta a Largo Santa Domenico, la piazzetta della torretta con in alto l’orologio della Chiesa di San Francesco, poi ancora la bellissima piazzetta “largo Rupe” con il medaglione della fortuna.

È come passeggiare in miniatura nel centro storico, straordinaria è poi l’idea di inserire personaggi reali e contemporanei del luogo, sull’affaccio della Torretta, un amico dell’artista e vicino il palazzo delle Clarisse il custode nonché fratello del signor Spina.

Ma non finisce qui, perché è un presepe originale e impreziosito nel tempo, troviamo diverse scene bibliche e addirittura il girone dell’inferno dantesco, la scena del fruttivendolo, la bellissima natività, i centurioni romani e gli angeli che sembrano reali, il tutto capeggiato dal nostro monte Cucuzzo in un gioco di proporzioni che sembra catapultarti all’interno, sul davanti troviamo invece due statue meravigliose, le più grandi del presepe, raffigurano un pastore ebreo e un pastore turco con abiti tipici, in procinto di recarsi verso la nascita di Gesù.

Ed è quindi, proprio l’artista Spina che ci permette di sognare, non solo ammirando il Suo presepe, ma anche e soprattutto per ciò che Lui racconta, si capisce già da come ci apre il portone sul quale un cartello recita (il borgo di Fiumefreddo Bruzia: ricco di storia, cultura e tradizione ha un cuore d’arte da custodire), il Suo amore per l’arte e per il paese e la Sua fierezza. E poi non si osserverà il presepe in maniera fredda e distaccata, ma sarà Lui stesso a raccontarlo, e vedrete i Suoi occhi illuminarsi d’emozione, e le Sue parole, un misto tra ricordi e simpatia sembrano dar vita ad ogni singola statuetta e ti fanno immaginare le mani dell’artista su quel pezzo d’argilla che modellano, creano, sognano e permettono a noi di sognare. Sognare il vero senso del Natale.

Ringrazio l’artista Enzo Spina per l’accoglienza e invito tutti a visitarlo.”

 

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