Riceviamo lo sfogo di un nostro lettore, che preferisce restare anonimo:

“Buonasera, desidero condividere con voi quanto di assurdo ci sta capitando:
Io e la mia compagna stiamo facendo la seconda Fivet (procreazione assistita). Grazie alla prima abbiamo una bellissima bambina. Per poter procedere, dalla nostra clinica a Roma dove siamo seguiti, ci hanno mandato la prescrizione del farmaco e qui a Cosenza devono farci il piano terapeuticomandato.
Nello specifico, la ricetta inviataci da Roma è per una puntura che lei deve fare a cadenza mensile, preparatoria per il transfer dell embrione previsto per febbraio, e per poterla fare ci serve questo piano terapeutico.
Un piano terapeutico che un medico di Cosenza deve approvare e firmare (cosi come abbiamo fatto la prima volta). Quindi siamo andati all’Asp di Cosenza e la Dottoressa non ci ha voluto convalidare il piano terapeutico perche è un’obiettrice di coscienza, facendo anche una battuta poco simpatica: “ORMAI TUTTI A QUESTA FIVET VI DATE”…
Vergognoso. Senza parole! La mia compagna ha un endometriosi al quarto stadio e non abbiamo altre alternative. Non lo facciamo per gioco anche perche i costi che sosteniamo sono esorbitanti…!
Nel 2023 esistono ancora queste persone che si fanno chiamare PROFESSIONISTI, ma sono bravi solo a giudicare.
Ora cerchiamo chi può farci questo piano terapeutico. Vedremo di sentire di nuovo il ginecologo, sperando riesca ad indirizzarci da qualcuno, ma le alternative sono l’ospedale di Cosenza o l’Asp.
Se qualcuno avesse dei suggerimenti a chi ci potremmo rivolgere, sapremo apprezzare i vostri consigli.
Grazie mille e scusate lo sfogo.”
(Lettera firmata)


