L’inaugurazione, che ha avuto luogo alla presenza di autorità civili, religiose, culturali e di numerosi cittadini, ha segnato la conclusione di un importante intervento di restauro, consolidamento e valorizzazione, finanziato dalla Regione Calabria con 2 milioni e mezzo di euro, restituendo dignità e bellezza a uno dei simboli più importanti della Calabria

Per l’occasione, è stata accesa per la prima volta una nuova e suggestiva illuminazione architettonica, pensata per valorizzare la maestosità e il valore storico-artistico del gioiello più identitario della “Capitale della Sila”: ora è ancora di più un faro spirituale e culturale che torna ad accendersi per chi sa ancora meravigliarsi, un luogo che può (e deve) tornare vivo, vissuto, frequentato.
La serata è stata animata anche da uno spettacolo pirotecnico e da artisti di strada, tra cui una bravissima acrobata sospesa in volo da una sfera luminosa che simboleggiava la luna, regalando ai presenti un momento di grande emozione.
L’Abbazia Florense, centro spirituale e culturale legato alla figura e al pensiero di Gioacchino da Fiore, conserva nei suoi rosoni absidali la traduzione architettonica dell’unità trinitaria, concetto centrale nella teologia del “calavrese abate di spirito profetico dotato”.
Non è stata solo la restituzione di un bene architettonico alla collettività, è stata la rinascita della sua anima.
L’Abbazia, ferita dal tempo, oggi rinasce grazie a un restauro rispettoso, che ha saputo leggere le sue rughe senza cancellarle, unendo memoria, spiritualità e bellezza in una visione moderna della valorizzazione del patrimonio storico e religioso.
E ieri sera, tra le luci e l’emozione condivisa, sembrava quasi che lo spirito di Gioacchino aleggiasse sulla struttura, come a benedire un nuovo inizio.
Questo il post con tutte le immagini: Associazione Culturale Mistery Hunters

