Dietro le quinte di “ImmaginAzione!”: L’ascesa del giovane talento calabrese, Alessandro Massimilla

Intervista di Luca Martire al giovane scrittore e attore Alessandro Massimilla:

Alessandro Massimilla

In una giornata d’autunno a Cosenza, le foglie cadono leggere dai rami, colorando la città di oro e arancio. In un angolo accogliente di un bar, tra caffè e conversazioni, incontro un giovane talento del cinema calabrese, Alessandro Massimilla. Con uno sguardo intenso e una passione travolgente, Alessandro ci racconta il viaggio che lo ha portato a realizzare il suo cortometraggio “ImmaginAzione!” Una chiacchierata che ci svela il dietro le quinte del suo primo progetto da regista, rivelando l’anima creativa di un artista destinato a brillare. Preparatevi a scoprire cosa si cela dietro il suo successo, mentre sorseggiamo un caffè caldo in questo angolo di Cosenza, per un pomeriggio che diventa il palcoscenico di una storia straordinaria.

Alessandro, cosa ti ha ispirato a creare “ImmaginAzione!”? C’è stata una scintilla o un momento particolare che ha dato inizio a tutto?

Alessandro: “ImmaginAzione!” è frutto di una mia idea che ho deciso di rendere concreta il 1° maggio 2024; quel giorno ho chiamato subito il mio collega Alfredo Federico per parlargli del progetto e lui ha immediatamente intravisto in esso qualcosa di davvero bello e originale. L’intuizione suprema è derivata ovviamente dai miei studi basati sulla cinematografia felliniana e morettiana e il pensiero di Castaneda, quest’ultimo ha scritto il libro “L’Arte di Sognare”. La scintilla, come ho detto prima, è scoccata il 1° maggio, così, invece di festeggiare, ci siamo ritrovati a girare con un iPhone il cortometraggio.

Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere con questo cortometraggio?

Alessandro: Il messaggio principale che vorrei trasmettere con questo corto è che il cinema ritorni ad essere cinema, che diventi nuovamente strumento per trasmettere emozioni, perché, secondo me, l’obiettivo preminente del cinema è far vivere determinati stati d’animo: far capire all’uomo che esso è autentico e che non è una “macchina”. Io, con questo corto, mi sono proposto l’obiettivo di regalare al pubblico qualcosa di buon spessore culturale e non un prodotto spazzatura.

Ci puoi raccontare qualche aneddoto divertente accaduto durante le riprese?

Alessandro: Beh, non c’è bisogno che vi racconti io qualche aneddoto. Avete visto come ho fatto vestire Alfredo Federico e Francesca De Angelis? (ride) Potete benissimo immaginare come non sia stato per niente facile per loro girare dentro Cosenza conciati in quel modo. Per fortuna mi vogliono ancora bene.

Come hai scelto il cast per “ImmaginAzione!”?

Alessandro: Premetto che non ho fatto casting o altro. Ho scelto il cast in base a quella che era la mia visione. Sin da quando “ImmaginAzione!” si è fatto largo nella mia testolina, Francesca e Alfredo erano lì, già protagonisti di quel sogno che volevo far diventare realtà; stessa cosa vale per il resto del cast. Ho avuto la fortuna di dirigere attori con esperienza come Alfredo Federico, Francesca De Angelis, Rosalba Costanzo e Manola Federico, e attori esordienti ma altrettanto straordinari come Lorenzo Di Leva, Francesco Labanca, Ilenia Iovino e Miriam Caputo. Sono molto entusiasta di aver dato vita al progetto insieme a loro.

C’è stata una scena o un momento particolarmente difficile da girare? Come l’hai superato?

Alessandro: Certo. Ho avuto enormi difficoltà nel girare la scena “palate” che riprende la tematica della violenza sulle donne. Ho sempre interpretato delinquenti, ma questa volta è stato diverso, non riuscivo a trovare la forza per agire. Ho vissuto momenti brutti prima di dar vita a quegli attimi di finzione che raccontano, ahimè, una triste realtà. Infine, mi ha spinto a girare il pensiero che il messaggio che volevo/voglio lanciare era/è nobile ed è il seguente: No alla violenza sulle donne!

Il corto è stato insignito di qualche premio?

Alessandro: Sì, “ImmaginAzione!” ha vinto il premio “miglior corto sperimentale sezione giovani” al prestigioso Festival Internazionale del Cinema Mendicino Corto. Inutile dire che io e Alfredo siamo felicissimi e onorati di aver ricevuto questo riconoscimento. Ringrazio e ringrazierò sempre Franco Barca (direttore artistico del Festival) e Natascia La Valle (Presidente dell’Associazione Don Ciccio Salvino) per aver creduto in noi e aver dato ancor più valore al nostro primo progetto.

Alessandro Massimilla vede il suo futuro in Calabria o altrove?

È una domanda che mi fanno spesso. Vedo il mio futuro tra la Calabria e il Lazio. Nella nostra terra si può e si deve fare cinema, ma Roma è Roma. Magari fuggirò per un periodo nella capitale per poi fare ritorno nella mia meravigliosa terra con qualche esperienza in più alle spalle. Chi vivrà vedrà.

Quale personaggio ti piacerebbe interpretare e perché?

Alessandro: Roberto Baggio. So benissimo che l’ha già interpretato magistralmente Andrea Arcangeli in “Il Divin Codino” ma, qualora vi fosse un nuovo progetto cinematografico o teatrale dedicato alla sua figura, di sicuro coglierei l’occasione per fare il provino e sognare di vestire i suoi panni. Sono un suo grandissimo fan, per me è un grande esempio. È stato un campione straordinario non solo sul rettangolo verde, ma soprattutto fuori da esso. È per me un grande modello da emulare nella vita: è un Budda straordinario.

Nell’ultima tua intervista hai parlato dei dieci mondi buddisti. Hai raggiunto il mondo della Buddità?

Alessandro: Ti rispondo con “Mutuo possesso dei Dieci mondi”: ogni condizione vitale contiene il mondo di Buddità.

Prossimo corto o progetto d’altro tipo? Mi dai qualche spoiler?

Alessandro: Sì, ti do uno spoiler! Mi raccomando, orecchie ben aperte. Nah, scherzo. Non ti dico nulla. Ci avevi creduto? (ride)

Il caffè si è raffreddato, Alessandro si sta ancora piegando in due dalle risate e io ho appena concluso l’intervista. Grazie Alex, a presto.

Luca Martire