«Dan Brown si sbagliava»: una nuova chiave di lettura per l’Ultima cena di Leonardo

L’idea rivoluzionaria viene da Marcello Macrì, ingegnere calabrese appassionato di storia dell’arte. La sua tesi trova il supporto di uno dei massimi esperti italiani del genio toscano

 

 

“«Credo che Brown sia stato un po’ troppo superficiale sul vangelo di Filippo perché va letto da un punto di vista simbolico e allegorico: se è vero che si parla di questa relazione d’amore tra Gesù e la Maddalena, è anche vero che va interpretato nel senso di relazione tra Gesù e lo Spirito Santo, figura androgena, metà uomo e metà donna».”

Fonte, articolo completo ed intervista qui: LaCNews24