Sabato 6 dicembre 2025 alle 18:00 la Galleria Nazionale di Cosenza presenta Art, Save Me. L’arte salva_ta

All’interno degli spazi del Museo, che si conferma non soltanto scrigno di arte e bellezza, ma anche punto di riferimento di rilevanza culturale e sociale per la collettività e simbolo di impegno civile per la comunità, si inaugurano due eventi espositivi, il cui obiettivo è la valorizzazione dei beni culturali e la promozione della legalità.
Il 6 dicembre prossimo si terrà la presentazione al pubblico di una consistente parte di opere provenienti da due distinte confische di beni illecitamente acquisiti, sequestrati e confiscati dalle autorità giudiziarie e dalle forze dell’ordine, transitate nella gestione dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e destinate alle collezioni museali pubbliche, che entrano a far parte del patrimonio permanente della Galleria Nazionale di Cosenza, grazie all’impegno del Ministero della Cultura.
Il nucleo di nuove acquisizioni documenta differenti periodi, linguaggi ed esperienze artistiche del panorama nazionale e internazionale, dal secondo Dopoguerra al primo decennio del Ventunesimo secolo, e amplia la sezione della Galleria dedicata all’Arte Contemporanea, composta dal più grande corpus al mondo di opere grafiche di Umberto Boccioni, da una recente sezione dedicata agli artisti calabresi viventi di maggiore rilievo e dalla donazione della famiglia Bilotti.
Tra le nuove acquisizioni spiccano le realizzazioni di un gruppo di autori storicizzati e facenti parte di movimenti artistici del secondo dopoguerra, già studiati e conosciuti, tra cui gli esponenti del “Gruppo degli Otto”, movimento artistico astratto-informale italiano dei primi anni ’50, quali Afro Basaldella, Giulio Turcato e Antonio Corpora. Ad essi si aggiungono altri nomi noti appartenenti al mondo delle sperimentazioni artistiche dell’ultimo ventennio del secolo scorso, come il romano Piero Dorazio, che ha contribuito all’affermazione dell’astrattismo in Italia, il fiorentino Sandro Chia e il campano Mimmo Paladino, due dei principali esponenti della Transavanguardia italiana, e il siciliano Emilio Isgrò, noto per la personalissima tecnica della “cancellatura”.
Una carrellata di maestri ci accompagna fino ai lavori di protagonisti del panorama contemporaneo come Francesco de Molfetta, e le sue opere concettuali, e le sculture fintamente pop di Maurizio Savini.
Un secondo evento espositivo, in programma sempre il 6 dicembre alle 18:00, vede l’inaugurazione della Mostra fumetto “E lui che mi sorride” – Omaggio a Giancarlo Siani, giornalista napoletano vittima della camorra. Disegni di Emilio Lecce, testi di Alessandro Di Virgilio, ideazione Round Robin editrice.
Un progetto della Fondazione Trame in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Nazionali Calabria. La mostra è stata già ospitata dal Museo Archeologico Lametino in occasione della XIVa edizione di Trame Festival dei libri sulle mafie a giugno 2025, e ora fa tappa alla Galleria Nazionale di Cosenza, dando seguito alla sinergia tra Fondazione Trame e Ministero della Cultura con la presentazione di una nuova iniziativa che promuova la partecipazione civica e democratica delle nuove generazioni.
Attraverso il linguaggio del “graphic journalism”, il progetto narra l’impegno civile di artisti, reporter e cronisti che, con il proprio sguardo libero e coraggioso, hanno svelato verità scomode e complesse.
La presenza di tale progetto espositivo in una Pinacoteca Nazionale si inserisce nel solco, già tracciato dal Ministero della Cultura, volto ad aprire un dialogo tra spazi museali e pubblico attraverso il linguaggio della nona arte, quella del fumetto.
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