Lo ha confermato ieri, nell’aula del tribunale di Locri, Antonio Cataldo

“Il collaboratore di giustizia che nella ‘ndrangheta locridea degli anni novanta ha rivestito la carica “capo giovane”, ha ribadito di quell’attentato che i clan stavano progettando per uccidere il figlio del magistrato antimafia, Nicola Gratteri.”
Fonte e articolo completo: Il Quotidiano del Sud


