Castiglione Cosentino: un borgo per giovani, dove l’inclusione si fa anche attraverso il calcio femminile

Questa è la storia di un gruppo di amici che ha deciso di rimanere nel proprio “paesello” e renderlo ogni giorno più allegro e colorato

Si parla sempre di disagio giovanile e della dispersione sociale delle nuove generazioni, eppure esistono realtà, soprattutto piccole, che ogni giorno si danno da fare per far sì che i piccoli borghi, patrimonio inestimabile per ogni territorio, tornino a ripopolarsi e a colorarsi di vita e allegria.

Giovedì 19 si è concluso il Torneo dedicato al Santo Patrono di Castiglione Cosentino, Sant’Antonio, che si è svolto presso il Campetto “Riccardo Marsico” di Contrada Crocevia ed organizzato dall’ASD Castiglione Cosentino.

Una festa per tutti, dove lo sport ed i suoi valori sono stati in prima linea. Un torneo che ha visto la partecipazione di due squadre femminili che si sono contese la Supercoppa Femminile e che ha dimostrato come il calcio sia un gioco per tutti, che include ed unisce.

Un torneo organizzato da un’associazione giovane, allegra e laboriosa guidata da una ragazza. Sono queste le storie belle da raccontare, perché ci fanno sperare in una società migliore, più unita e coesa, più giusta e “sportiva”.

Grazie a questo gruppo di amici per crederci ancora, grazie ai cittadini per essere parte attiva e fondamentale di ogni attività e progetto, grazie alle amministrazioni comunali che credono nei loro giovani, grazie ai giocatori, alle giocatrici e all’arbitro per la sportività dimostrata in ogni partita. Perché lo sport è questo: un arcobaleno fatto di tanti colori, con tanti sorrisi e gli occhi che brillano.

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