Ieri, 25 novembre, la sala polifunzionale di Torano Castello si è trasformata in un luogo di riflessione, emozione e impegno collettivo in occasione della Giornata internazionale contro la Violenza sulle Donne. L’evento, organizzato con passione dall’assessore Melania Cori, ha coinvolto istituzioni, figure culturali e studenti in un dialogo profondo su un tema che tocca le coscienze e richiama all’azione.

La giornata è iniziata con il saluto del sindaco Lucio Franco Raimondo, che ha sottolineato quanto sia fondamentale affrontare la violenza di genere non come un problema individuale, ma come una piaga sociale da combattere insieme. Con parole sentite, il sindaco ha ricordato che solo attraverso l’impegno collettivo è possibile costruire una società fondata sul rispetto e sull’uguaglianza.
Uno dei momenti più intensi è stato l’intervento della scrittrice Sophia Orsini, che ha presentato il suo libro autobiografico “Il canto del violino”. Con una forza straordinaria, Orsini ha raccontato la sua storia di dolore, sopravvivenza e rinascita. Le sue parole, cariche di emozione, hanno fatto vibrare la sala, portando alla luce non solo le sofferenze subite, ma anche la capacità di trasformare il dolore in speranza e il silenzio in un grido di dignità.
«Condividere la mia storia non è facile», ha confessato Orsini, «ma credo sia necessario. Ogni volta che parliamo di violenza, ogni volta che ascoltiamo e sosteniamo chi soffre, stiamo facendo un passo avanti verso un mondo migliore. Nessuno deve mai sentirsi solo, nessuno deve mai vivere nella paura».
A seguire, è intervenuta l’assessore Melania Cori, il cui brillante discorso ha suscitato commozione e ispirazione tra il pubblico. «Oggi siamo qui per dire basta alla violenza, ma non solo. Siamo qui per ricordare che la violenza si combatte con l’educazione, con il rispetto e con l’amore. Siamo qui per i nostri giovani, per dare loro gli strumenti per costruire una società più giusta, dove nessuno debba più soffrire a causa di una mano alzata, di una parola di troppo, di un silenzio imposto. Ogni donna ha diritto a sentirsi al sicuro, a essere libera, a vivere con dignità», ha dichiarato con fermezza l’assessore Cori.
Il suo intervento, lucido e coinvolgente, ha spinto il pubblico a riflettere non solo sull’urgenza di combattere la violenza di genere, ma anche sull’importanza di dare il buon esempio, di parlare apertamente e di non ignorare i segnali di abuso che si nascondono troppo spesso dietro le mura domestiche. «La violenza sulle donne è una battaglia che possiamo vincere solo insieme, ed è un dovere morale e civile combatterla ogni giorno», ha concluso Cori tra gli applausi calorosi.
L’evento, coordinato con grande professionalità da Samuel Vita, ha visto anche il prezioso contributo della dirigente scolastica e dalla prof.ssa Giulia Carnevale e dell’assessore alla Sanità Rosa Argento, che hanno sottolineato il ruolo dell’educazione e delle istituzioni nel creare consapevolezza e offrire supporto a chi ne ha bisogno, hanno contribuito alla giornata gli interventi dell’,Avv katia Vetere e dalla psicologa Maria Esposito.
Un pubblico attento, composto in gran parte da studenti delle scuole medie e superiori, ha seguito con grande interesse ogni intervento. Le domande e i pensieri espressi dai ragazzi hanno mostrato una profonda sensibilità, rendendo evidente che il messaggio di rispetto e uguaglianza sta già germogliando nelle nuove generazioni.
La sala, pervasa da emozioni e applausi, è stata testimone di un momento di unione e di speranza. Il messaggio lanciato oggi da Torano Castello è chiaro e potente: non possiamo restare in silenzio. La violenza si combatte con la consapevolezza, il dialogo e il coraggio di fare la differenza.
L’assessore Melania Cori, visibilmente commossa, ha ringraziato tutti i partecipanti, concludendo con un appello: «Dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere. Ogni azione, anche la più piccola, può fare la differenza. Insieme possiamo costruire un futuro dove la violenza non abbia più spazio, dove ogni donna possa vivere libera, sicura e rispettata».
La giornata, emozionante e intensa, si è chiusa con un lungo applauso, ma anche con una promessa collettiva: fare in modo che il cambiamento inizi qui e ora, con l’impegno di ognuno di noi. Torano Castello oggi ha acceso una luce, e quella luce continuerà a brillare.
Vadino Luca
Questi alcuni scatti dell’evento:

E questo il pensiero e la poesia di Luca Vadino, nel giorno contro la violenza sulle donne, dedicata alla figlia:
Oggi è il giorno per fermarci, ma non per riflettere sulle solite parole, quelle che ormai siamo abituati a sentire. Oggi è il giorno per affrontare una verità che non possiamo più ignorare. Una verità che ci riguarda tutti, che ci tocca nel profondo, che non possiamo più lasciare nascosta nell’angolo buio dell’indifferenza.
Oggi è il giorno per guardare negli occhi le donne, non quelle che abbiamo idealizzato, ma quelle che vediamo ogni giorno, quelle che ci passano accanto, quelle che vivono il dolore in silenzio. Ogni giorno, senza che ce ne accorgiamo, troppe donne sono vittime di violenza. E non sto parlando solo della violenza fisica, quella che lascia segni evidenti sulla pelle, ma della violenza invisibile, quella che scava dentro, che distrugge l’anima, che lentamente toglie la speranza. Una violenza che nessuno vede, che nessuno sente, ma che è reale, viva, devastante. Immaginate una donna che cresce in un mondo dove le parole non sono mai dolci.
Le parole sono solo offese, sottomissioni, critiche. Immaginate una donna che cresce sentendosi sempre un passo indietro, che vede il suo valore ridotto a nulla, che è trattata come un oggetto da possedere, da controllare. Immaginate una donna che ogni giorno deve combattere non solo per la sua dignità, ma anche per il diritto di respirare, di essere se stessa, di non temere di essere picchiata, umiliata, ridotta al silenzio. Ogni donna che subisce violenza perde una parte di sé. E se parliamo di violenza, non parliamo solo di corpi spezzati, ma di sogni distrutti. Perché ogni volta che una donna viene ferita, non è solo la sua pelle che si fa male, ma anche i suoi sogni, le sue speranze.
Ogni volta che una donna è abusata, è una parte di futuro che viene cancellata. Ogni volta che una donna viene umiliata, è una piccola scintilla di bellezza che si spegne. Non possiamo restare indifferenti di fronte a tutto questo. Perché dietro ogni donna che soffre, dietro ogni donna che subisce violenza, ci siamo anche noi. Ogni volta che una donna viene maltrattata, non è solo una donna a piangere, è l’intera umanità che piange, è la nostra società che si sgretola. Ogni volta che chiudiamo gli occhi davanti alla violenza, siamo complici. Ogni volta che pensiamo “non è affar mio”, siamo colpevoli, perché non esiste un “non mio” quando si parla di vita umana, di dignità, di rispetto.
La violenza contro le donne non è solo un fatto privato. Non è una cosa che riguarda solo chi la subisce. È una piaga che distrugge tutto ciò che tocchi, che avvelena la nostra comunità, la nostra famiglia, la nostra civiltà. È una violenza che, se non fermata, cresce, si diffonde, prende radici. E ogni volta che lasciamo correre, ogni volta che restiamo in silenzio, contribuiamo a alimentare questo veleno. Le donne sono la linfa vitale di questo mondo. Sono madri che nutrono la vita, sono sorelle che ci sollevano quando cadiamo, sono compagne che ci amano e ci insegnano a sperare. Ma la loro forza non deve mai essere un pretesto per abusare di loro, non deve mai essere un motivo per pensare che possano essere possedute, schiacciate, soffocate.
Se davvero le amiamo, dobbiamo imparare a rispettarle, a proteggerle, a metterle al centro, non a marginalizzarle, non a ridurle a cose da usare e poi gettare. Ogni donna ha diritto alla sua libertà. Ogni donna ha diritto a sentirsi al sicuro nel proprio corpo, nella propria casa, nella propria vita. Ogni donna ha il diritto di alzarsi la mattina e guardarsi allo specchio senza paura di ciò che l’aspetta. Ogni donna ha il diritto di vivere senza il terrore di essere picchiata, stuprata, uccisa. Ma non basta solo dirlo. Non basta solo lamentarsi. Dobbiamo agire.
Le donne non sono un oggetto. Le donne sono persone con un cuore che batte, con sogni che non devono essere distrutti. Le donne sono il nostro rifugio, la nostra speranza, la nostra forza. Non possiamo più far finta che non accada. Non possiamo più chiudere gli occhi. Perché ogni volta che una donna soffre, soffriamo tutti. Ogni volta che una donna viene maltrattata, anche la nostra umanità viene ferita. Non possiamo restare in silenzio, perché se restiamo in silenzio, non saremo migliori di chi compie la violenza. Non basta più indignarsi. Non basta più condannare a parole.
Dobbiamo scendere in campo. Dobbiamo essere presenti, dobbiamo essere la voce di chi non ha la forza di parlare. Dobbiamo denunciare, dobbiamo ascoltare, dobbiamo abbracciare, dobbiamo lottare. Per ogni donna che ha subito violenza, per ogni donna che ha paura, per ogni donna che non sa come uscire dal buio. Dobbiamo ricordare che non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta, per agire, per proteggere chi sta soffrendo. Il corpo di una donna non è mai un campo di battaglia. Il corpo di una donna è il luogo dove nascono i sogni, le speranze, la vita stessa. Non possiamo più permettere che qualcuno, chiunque, faccia violenza su di lei. La violenza non ha scuse. Non c’è giustificazione che tenga.
La violenza non è mai l’espressione dell’amore. L’amore non è possesso, non è controllo, non è dominanza. L’amore è rispetto, è libertà, è cura, è ascolto. Le donne sono la nostra forza. Le donne sono la nostra vita. Ma non basta dirlo. Dobbiamo dimostrarlo ogni giorno. Dobbiamo lottare ogni giorno affinché nessuna donna debba più vivere nel silenzio, nel dolore, nella paura. Oggi non basta fare una riflessione, oggi dobbiamo fare un impegno. Un impegno che dobbiamo portare dentro di noi, in ogni gesto, in ogni parola. Ogni donna merita di essere amata per ciò che è. Ogni donna merita di essere rispettata. Ogni donna merita di vivere libera, senza paura. Non possiamo più ignorarlo, non possiamo più voltare la testa dall’altra parte. È il momento di agire.
Non si toccano le donne, non si uccidono le donne, non si spezzano mai. Mai più. E se davvero vogliamo che qualcosa cambi, dobbiamo essere noi il cambiamento. Dobbiamo alzare la voce, dobbiamo fare sentire la nostra presenza. Ogni donna ha il diritto di vivere senza paura, e spetta a noi, a tutti noi, fare in modo che questo diritto venga rispettato. Perché ogni donna è vita, e senza vita, senza il rispetto per essa, non c’è futuro. Non c’è speranza. E senza donne, non c’è niente.
Mia dolce figlia, a te che sei la luce dei miei giorni, e a tutte le ragazze e le donne che come te meritano di crescere in un mondo più giusto, voglio dirvi qualcosa di profondo, che vi porto nel cuore e che spero arrivi fino alla vostra anima. Voglio che sappiate che siete tutte straordinarie, e che meritate di essere amate, rispettate e protette. Ma voglio anche dirvi qualcosa che è essenziale, qualcosa che non dovete mai dimenticare: se mai doveste sentirvi in pericolo, se qualcuno vi fa sentire a disagio, se qualcosa vi turba nel cuore, non dovete mai tenerlo dentro. Parlare è la cosa più potente che potete fare. Non abbiate paura di chiedere aiuto, di raccontare, di denunciare, di farvi sentire. Niente è più importante che il vostro benessere e la vostra sicurezza.
Per te, figlia mia, per le tue amiche, per tutte le donne, voglio che sappiate che non dovete mai pensare che il silenzio possa proteggervi. Il silenzio è il nemico del cambiamento. Parlate, chiedete aiuto, e ricordate che c’è sempre una mano pronta ad accogliervi, sempre una voce che vi ascolta, sempre una persona che vi ama e che vi protegge. Io sono qui per te, per tutte voi, sempre. Ogni giorno, vedo quanto è importante crescere in un mondo dove le donne possano camminare libere, senza paura. Eppure, sappiamo che questo mondo ha bisogno di cambiare, e il cambiamento parte da noi. Non possiamo permettere che nessuna donna, nessuna ragazza, debba mai subire violenza, essere ferita da chi dice di amarla.
L’amore vero non fa male, l’amore vero non uccide. L’amore vero ti solleva, ti rispetta, ti fa sentire viva. A tutti i genitori dico: parliamo con i nostri figli, con le nostre figlie, guardiamo insieme la realtà di quello che accade nel mondo, perché solo così possiamo prepararli a riconoscere il pericolo e a sapere cosa fare. Guardiamo insieme programmi come Amore Criminale, impariamo dalle storie di chi ha vissuto nel dolore, così che nessuna di voi debba mai viverlo e non pensare mai che nei nostri piccoli paesini non può accadere, poiché come si suol dire ogni mondo è paese auguriamoci che non accada mai.
Ricordate sempre, care ragazze, care donne, che ogni passo che fate, ogni volta che parlate, ogni volta che denunciate, è un passo verso un futuro migliore, un mondo dove non ci sarà più spazio per la paura, per la violenza, per il silenzio. Io, come genitore, come padre, sono sempre con voi.
Vi sosterrò, vi proteggerò, lotterò per il vostro diritto di vivere libere, sicure e felici. Il cambiamento è nelle vostre mani, e insieme possiamo farlo accadere. Non abbiate paura, non aspettate mai che sia troppo tardi. Parlate, chiedete aiuto, e ricordate che siamo tutti uniti in questa lotta. Siamo più forti di quanto pensiamo.”
“Fiorirà la speranza”
Ogni donna è una radice nascosta,
un silenzio che grida dentro,
un cammino fatto di passi incerti,
ma sempre diretti verso la luce.
Ogni volto racconta una storia
che non è mai solo sua.
Ogni ferita, che il tempo non cancella,
è segno di forza, di coraggio,
di una lotta che non ha fine.
Nel buio più profondo,
dove la paura ha cercato di soffocare i sogni,
si alza una voce.
È fragile, sì, ma potente.
Perché nessuna ombra può spegnere
la luce che ogni donna porta dentro.
Le mani, che hanno conosciuto il dolore,
ora accarezzano il mondo con dolcezza,
offrendo amore a chi sa riceverlo,
rifiutando chi cerca di distruggerlo.
E in ogni respiro, una promessa:
“Non cederò. Non smetterò mai.”
Perché ogni donna è una promessa di vita,
un fiore che sboccia, che lotta per fiorire.
E se il mondo ha dimenticato,
noi non dimentichiamo.
Ogni volta che una donna si rialza,
ogni volta che trova il coraggio di alzare la testa,
fiorirà la speranza,
perché nessuna lotta è mai vana,
e ogni battito di cuore è una vittoria.


