Nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale sulla nutrizione, a cura del Dr. Giuseppe Scalercio

CIBO SANO – Che arriva da lontano!
Nel mondo contemporaneo, la consapevolezza sulla salute e il benessere sta guadagnando sempre più importanza, spingendo molte persone a fare scelte più oculate riguardo alla propria alimentazione.
Tuttavia, un quesito dibattuto emerge:
E’ logico consumare cibo sano se questo arriva da molto lontano?
Ascoltiamo la riflessione del nostro Nutrizionista:
Il dibattito si insinua nella contraddizione tra la ricerca del benessere individuale attraverso una dieta sana e il potenziale impatto ambientale e sociale del trasporto di cibo su lunghe distanze.
Mentre la globalizzazione ha reso disponibili una vasta gamma di prodotti alimentari provenienti da ogni angolo del globo, la sostenibilità ambientale e la promozione delle economie locali spingono verso una direzione opposta: privilegiare il cibo locale.
Da un lato, consumare cibo proveniente da regioni lontane può offrire una varietà di opzioni alimentari e stagionali durante tutto l’anno. Questo può essere particolarmente importante in luoghi con stagioni estreme o inaccessibili a certi tipi di coltivazione.
Tuttavia, questa pratica non è priva di criticità. Il trasporto di cibo su lunghe distanze comporta un impatto ambientale significativo, dovuto alle emissioni di gas serra prodotte dai mezzi di trasporto. Inoltre, il modello globale di approvvigionamento alimentare può indebolire le economie locali, sottraendo risorse ai produttori locali e alimentando un ciclo di dipendenza da grandi catene di distribuzione.
La risposta logica a questa complessa domanda sembra inclinare verso il privilegiare il cibo locale.
Optare per prodotti alimentari provenienti da coltivazioni vicine riduce l’impatto ambientale associato al trasporto, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e il consumo di combustibili fossili. Inoltre, promuove l’economia locale, sostenendo i piccoli agricoltori e rafforzando le comunità.
Ma c’è di più: il cibo locale offre anche una serie di vantaggi in termini di freschezza, qualità e sapore. I prodotti locali sono spesso raccolti al momento giusto della loro maturazione e sono meno soggetti a processi di conservazione e trasformazione che possono compromettere il loro valore nutrizionale.
Privilegiare il cibo locale non è solo una scelta salutare e sostenibile, ma può anche rappresentare un’opportunità per riscoprire i gusti e le tradizioni radicate nella propria cultura. Ogni regione del mondo ha le proprie specialità culinarie, frutto di secoli di tradizione e adattamento alle risorse locali. Valorizzare e preservare questo patrimonio gastronomico può contribuire a mantenere vive le identità culturali e a promuovere la diversità culinaria.
Ringraziamo il nostro Dr. Scalercio, al quale vi rimandiamo per eventuali consigli ed approfondimenti. Questi i suoi canali ufficiali:
Appuntamento a settimana prossima con una nuova puntata di “Ben-essere 2.0”!
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