Battista Curcio, giovane ingegnere e ex responsabile del reparto elettronica del Reparto Corse dell’Università della Calabria, racconta la sua straordinaria esperienza. Tra progettazione, gare e sfide tecniche, condivide emozioni e competenze acquisite durante il suo percorso, fornendo ispirazione a studenti e giovani professionisti che desiderano intraprendere una strada simile

Puoi parlarci del tuo ruolo nel progetto del Reparto Corse dell’Università della Calabria?
Sono stato membro del Reparto Corse UNICAL, prima nel reparto elettronica e poi come responsabile. Ho anche avuto l’opportunità di guidare la monoposto, un’esperienza emozionante e unica. Il mio ruolo spaziava dalla progettazione di schede elettroniche al setup generale dei sistemi di controllo della vettura. Collaborando con altri reparti, ho contribuito a sviluppare monoposto ad alte prestazioni come Nemesis e Odysseia, fino a realizzare il primo prototipo completamente elettrico. Vedere la monoposto in pista, frutto di mesi di lavoro, è stato indescrivibile.
Quali sono state le sfide principali durante lo sviluppo delle monoposto?
Tra le sfide principali c’erano il bilanciamento tra leggerezza e resistenza strutturale, l’adattamento a motori nuovi e la gestione delle tempistiche serrate. Abbiamo affrontato ritardi legati al Covid-19 e sfide innovative con la transizione ai motori elettrici. A queste si aggiungevano difficoltà personali e di squadra, come conciliare studio e passione per il progetto. Nonostante tutto, il team ha sempre trovato soluzioni innovative per superare gli ostacoli.
Come è stato il processo di collaborazione con il team?
La sinergia tra i reparti era fondamentale. Ogni decisione veniva condivisa per trovare le migliori soluzioni. La passione comune ci univa, creando un ambiente stimolante e affiatato. Il supporto del Professor Maurizio Muzzupappa è stato cruciale per superare difficoltà ritenute insormontabili.
Quali sono i tuoi piani futuri nel campo dell’ingegneria e delle corse?
Desidero continuare a crescere come ingegnere e collaborare in progetti innovativi nel mondo delle corse. Pur riconoscendo le limitazioni del mio territorio, vedo molte opportunità, magari con team professionisti. L’esperienza con il Reparto Corse ha aperto la strada a me e ai miei colleghi verso il settore automotive, sebbene spesso lontano dalla Calabria.
Quali consigli daresti a studenti e giovani ingegneri?
Non smettete mai di imparare e seguite le vostre passioni. Partecipate a progetti pratici, lavorate in team e traete insegnamento dalle esperienze altrui. L’università non è una gara: formatevi come persone oltre che come professionisti. Le sfide più difficili sono quelle che vi faranno crescere davvero.
La storia di Battista Curcio è un esempio di passione, impegno e visione. Dalla sua esperienza al Reparto Corse emergono non solo innovazione e tecnica, ma anche l’import squadra e del continuo desiderio di apprendere. Un modello per i futuri ingegneri che sognano di lasciare il proprio segno nel mondo delle corse e oltre.
Luca Martire




