Riceviamo lo sfogo del nostro lettore Danilo:

“Uno sfogo, una repressione, uno scandalo che continua a perpetuare nella nostra Terra… ci raccontiamo, siamo quei cervelli in fuga che dopo un’esperienza di oltre 11 anni all’estero, ha deciso di rimettersi in gioco nella propria Terra.
Correva l’anno 2023, un sogno, un progetto di rimettersi in gioco, dopo 11 anni di vita all’estero decidiamo di rimettere le radici nella Terra che ci aveva mandato via. Una Calabria che vuole aiutare i giovani ad esprimersi e ad avviarsi in questa Terra, eppure gli epiloghi in questa Terra sembrano essere sempre gli stessi…Raccontiamo:
Anno 2023, la regione Calabria doveva essere pronta a far uscire il bando di primo insediamento 2023-2027, ed eccoci in cerca di professionisti che potessero aiutarci a capire, mesi, anni, ogni qualvolta si chiedeva la risposta era : deve uscire, lo faranno uscire, ora ci sono le elezioni, ora vedrai….
Gia’ questo era un segnale, ci informavamo e vedevamo questo bando proposto e realizzato nelle altre regioni, eppure noi in Calabria ancora ad attendere, voci di corridoi di qui e di la’..
Ed eccoci, il 2 luglio 2025 uscire il bando con scadenza il 31/7/25 alle ore 17pm… Tutti ad affrettarsi, a leggere, a reperire le informazioni e documenti richiesti, progetti e sogni da scrivere e sviluppare ma il tempo stringe, il sistema non collabora, giorni per inserire una pratica, e le altre?
Quanti giovani con un progetto in mano, con un sogno realistico da realizzare in una Terra crudele ed amara, mentre quante pratiche inserite solo per poter accedere, perché’ lo sapevano prima, perché’ come mi devo sentir dire, sei in Calabria, e tu non conosci nessuno?
Il cuore affonda, nel credere che siamo ancora a questo…
Giorni da incubo, quella proroga tanto attesa mai arrivata, e sempre dalle voci di corridoi, mai arriverà’…allora sorge spontanea una domanda, perche’? Perche’ stanziare dei fondi e dare solo 29 giorni per poter inserire la pratica, dopo 2 anni di attesa..? I tecnici disperati a lavorare per 15 ore al giorno per poter lavorare i progetti dei clienti, eppure un sacrificio non sufficiente, in tanti fuori…
L’amarezza di una Terra che NON solo non premia la gente qualunque, ma che ti scoraggia, che rimarca questo modus operandi di scorrettezza. La domanda sorge spontanea, perche’ nessuna proroga, nonostante vi sia contestazione da parte di tutti?
Noi dall’altra parte del mondo siamo partiti da zero e grazie alla meritocrazia, alla giustizia, ai sacrifici abbiamo ottenuto soddisfazioni e traguardi…allora ti fai forza e pensi, perche’ non dare il nostro contributo nella nostra Terra?
Ed eccoci con le mani in pasta per 2 anni, fatta di ostacoli, muri, disservizi, malfunzionamenti, inciviltà’, non meritocrazia… Ma e’ davvero questo che vogliamo per noi e per i nostri figli? Realmente non si puo’ credere che attenersi all’etica sia impossibile? Che reclamare giustizia e’ pericoloso?
La paura l’abbiamo si, di un non cambiamento in una terra martoriata da ingiustizie e non meritocrazia da sempre…
Da quando abbiamo memoria, dai banchi di scuola, da quando si parlava di non farti prendere d’antipatia dalle maestre, dal dover essere servizievoli agli sportelli degli uffici pubblici per poter richiedere cio’ che e’ dovuto, dal vedere una regione che fa finta di puntare su un settore, quello agricolo, e sui giovani lanciando un bando e lasciando fuori tantissimi giovani solo perche’ dopo 2 anni di attesa si decide di dare 29 giorni per presentare tutto.
Di cosa stiamo parlando? E’ un film? E’ quella Calabria che quando vai in giro per il mondo e gli dici sono calabrese, ti rispondono mafia, mafia, ma e’ davvero questa l’etichetta che vogliamo avere addosso?
Si e’ uno sfogo, di giovani qualunque, che vuole essere anche un richiamo a quanti si sono trovati in questa situazione e vorrebbero reclamare una rivalutazione della scadenza, di quella proroga sperata ed ossannata da tanti, sia da chi non ha applicato, sia dai tecnici che non hanno potuto assistere tutti i clienti…
Ci rivolgiamo all’assessore, di soffermarsi a sentire le parole della gente qualunque, quella che si esalta di aiutare nelle interviste, per poi lanciare un bando cosi importante e non dare possibilità’ a tutti di applicarvi.
Probabilmente, questo appello in altre regioni sarebbe arrivato e soprattutto avrebbe unito i tanti che si ritrovano in questa situazioni, nella nostra regione quanta omertà’ vi e’ nel non mettere la faccia e reclamare un atto di giustizia?
La vita insegna a non arrendersi mai, a combattere, in molti ci dicono: qui non cambierà mai niente, avete sbagliato a tornare…
Ed io mi chiedo, i nostri governatori, assessori, amministrazioni, davvero sono fieri di aver reso il Calabrese adattato a questo ? A credere che qui le cose sono cosi e nulla si puo’ fare?
In un altro posto, probabilmente questo messaggio sarebbe trapelato a livello nazionale, e soprattutto vi sarebbe stata una rivisita dell’ argomento, mentre in Calabria?
Ad oggi sentiamo solo tanti silenzi, silenzi dei professionisti che si scusano con chi non sono riusciti a lavorare la pratica, giustificandosi su tempi e sistema non funzionante, facendo le spallucce ad un sistema che non approvano ma alla quale non possono opporsi..
E noi ci domandiamo, ma allora la democrazia cos’e’?
E mentre oggi si chiuderà’ un altro scandaloso scenario della Regione Calabria, con tutti proiettati ai festeggiamenti di agosto, noi ci appelliamo ai tanti, ai molti, che stanno riponendo un sogno nel cassetto, perche’ la Calabria e’ questa…
Contattateci in privato se la pensi come noi, reclamare i diritti non e’ un reato! Uniamoci perche’ solo cosi, FORSE, riusciremo a fare qualcosa…”
Danilo Lio

