“Andarsene sognando”: Fiumefreddo Bruzio celebra 150 anni di emigrazione tra parole, musica e patrimonio

Un castello secolare, un libro carico di emozioni e una platea attenta hanno fatto da sfondo, lo scorso 10 maggio al Castello della Valle, alla presentazione di Andarsene sognando

L’emigrazione nella canzone italiana, il nuovo volume di Eugenio Marino. L’evento, organizzato dall’associazione Fiumefreddo nel cuore, ha valorizzato la memoria delle migrazioni italiane mettendo in luce il legame profondo fra comunità originarie e nuove realtà nel mondo.

Dopo i saluti introduttivi del presidente Paolo Pagnotta, l’autore ha ripercorso le tappe principali di oltre un secolo e mezzo di emigrazione, affiancato dallo storico Pantaleone Sergi e dai parlamentari Fabio Porta (PD) e Sabrina Mannarino (FdI). Ampio spazio è stato dedicato al turismo delle radici: ne hanno parlato il sindaco di Cleto, Armando Bossio, nella sua veste di presidente AICOTUR.
Molto significativi gli interventi dei sindaci presenti, Giacinto Mannarino (Longobardi) e Luca Lepore (Aiello Calabro), nonché l’assessore Ivan Brusco di Belmonte Calabro.

Note di grande impatto emotivo sono arrivate dai contributi musicali: la cantautrice Eda Marì, con una intensa rivisitazione di “Balla balla ballerino” di Lucio Dalla e due suoi brani inediti; e la giovane Verdiana, che ha salutato il pubblico in collegamento da Tirana.

A suggello dell’iniziativa, i saluti istituzionali del vicepresidente della Regione Franco Iacucci e del Senatore Paolo Naccarato. Ad animare il dibattito, i moderatori Vincenzo Sansone e Sabrina Pellicone, in un confronto partecipato da amministratori, studiosi, artisti e cittadini.

Con Andarsene sognando, Fiumefreddo Bruzio conferma la sua vocazione a promuovere cultura e radici, tracciando nuovi percorsi di dialogo tra passato e futuro, tra chi è rimasto e chi ha cercato fortuna lontano.

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