Aiutateci a non far rinchiudere questi cani randagi, innocui, nel box di un canile

Riceviamo:

 

 

“Mi chiamo Teresa Marranghello e sono il presidente di una piccola associazione che si occupa di randagismo.
La nostra sede si trova a Morano dove negli ultimi anni abbiamo sterilizzato e messo in sicurezza tanti tanti cani.
Oggi vi vogliamo parlare nello specifico di un branco che vive nel centro storico di Morano è un branco di circa 13 cani forastici/semiforasteci… si il numero può fare paura ma questi cani hanno il loro habitat nel bosco del centro storico più che altro e nel centro abitato scendono per andarsi a cercare cibo per sopravvivere e sono cani tranquilli… non hanno mai rincorso persone ringhiato eppure lì proprio vi è un famoso ristorante e il passaggio dei vari turisti, soprattutto d’estate, ma mai hanno creato danni a qualcuno.

Eppure nonostante questa caratteristica questo branco è stato preso di mira nello specifico da una residente del centro storico che li vuole vedere tutti rinchiusi nel box di un canile.
Due anni fa già per colpa di queste lamentele sono stati accalappiati due poveri randagi che ora vivono ancora oggi il terrore della reclusione, 3 randagi nel 2022 sono spariti e uno rinvenuto in decomposizione.
Questa abitante continua a non arrendersi nonostante noi come associazione trattiamo i randagi anche con antiparassitario e sverminante e puliamo per il quartiere le feci che i cani possono a volte lasciare ahimè in giro.
Più volte è stato ostacolato anche la nostra disponibilità a catturare le femmine, ancora da sterilizzare, tramite allestimento di gabbie trappole, unico modo perché esse sono molto forastiche così da non aver potuto bloccare le nascite incontrollate.

Tempo fa questa abitante ci ha comunicato di aver interpellato la forestale di Castrovillari addirittura per fare catturare tutti i randagi e ahimè settimana scorso è iniziata la mattanza di questi poveri innocui randagi descritti come belve feroci.

Giovedi 25 gennaio è intervenuta la squadra accalappiacani per catturare il primi randagi.
Un povero vecchietto di circa 12 anni che in questo quartiere del centro storico vive da tantissimi anni è un vecchietto che mangia e dorme e non ha mai disturbato nessuno e un cane maschio nero innocuo anche lui anche se semiforastico.
Catturati come delinquenti buttati nel furgone della squadra scaricati dentro il box di un canile e da allora non sappiamo più nulla di loro se non che sono stati privati dalla loro libertà senza aver fatto nulla.
La cosa che più ci fa sorridere è che le femmine da sterilizzare sono rimaste invece sul territorio ma questo purtroppo è la Calabria.
Abbiamo interpellato il comandante della polizia municipale di Morano Calabro chiedendo la riemissione di queste due creature, ma ci ha fatto presente che è una volontà politica, per cui dobbiamo attendere cosa deciderà il sindaco di Morano Calabro sulla sorte di questi cani rinchiusi.
Noi della fia ma insieme a noi altri abitanti di Morano calabro e tanti simpatizzanti del nord che da anni seguono la sorte di questi randagi e che vi sono affezionati appunto chiediamo

all’ amministrazione di Morano Calabro la riemissione di tontolone e bambi, così si chiamano questi due randagi, e inoltre, di provvedere alla cattura sterilizzazione e riemissione delle cagnette forastiche rimaste ancora sul territorio e di garantire l’incolumità di questo gruppo di randagi innocui storici.
Non può sempre averla vinta la cattiveria umana a volte bisogna stare anche dalla parte degli animali.”

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