Riceviamo la seguente testimonianza:

“Non so ancora se esporrò una seconda denuncia formale ai carabinieri, ma ci terrei tanto a fare sapere pubblicamente quanto accaduto.
È appena trascorso Natale, eppure, lo spirito natalizio sembra essere stato annullato del tutto, stando a quello che mi è successo. Si sa che è usanza sparare dei botti durante la sera della vigilia: ecco perché non mi ero sorpresa molto nel sentirne molti spari anche durante il primo pomeriggio sulle vie del corso. Ben diversi sono stati gli spari dei botti che mi hanno turbata il 24 sera, quando, proprio in prossimità della finestra della mia cucina, ho avvertito dei fortissimi scoppi che sembravano essere stati buttati volontariamente fuori dalla mia finestra. Aggiungo che, a soffrire dell’accaduto, sono stati anche i miei gatti, che, durante la cena, mi tenevano compagnia.
Infatti, per la recente diffusione del Covid, di cui nessuno parla in televisione, pur non essendo io contagiata, ho dovuto restare da sola, anche se pur sempre in buona compagnia.
Ho atteso un bel po’ prima di reagire veramente: quando mi sono resa conto del fatto che questo non era solo il gesto momentaneo di un ragazzino, ma un atto volontario indirizzato proprio in quel punto specifico, e ripetuto nel tempo, e ho avuto il coraggio di aprire la finestra e di guardare fuori per vedere chi fosse tanto spensierato, quella notte, dal voler recare danno agli altri, invece di pensare al proprio bene, pur correndo il rischio di vedermi recapitare un petardo in faccia, al fine di proteggere la mia Famiglia Felina.
Come sospettavo, in base alle dinamiche, il balcone dei vicini era affollato e con qualcuno che era diretto proprio verso la mia direzione con dei petardi in mano. Quando ho chiesto con tono deciso, ma non offensivo, di smettere, mi è stato risposto in maniera negativa e con menefreghismo e sfacciataggine, oltre che con l’esplicita intenzione di continuare a sparare in quella direzione.
Dopo aver ribadito che ho degli animali in casa, e aver detto che avrei avvisato i carabinieri, la persona in questione ha riso, dicendo che non gli importava affatto di questo mio preavviso, deridendo più volte l’attività delle persone che in realtà ci tutelano la vita. Ho chiuso la finestra con l’intenzione di farlo veramente e, senza avere neanche il tempo di prendere in mano il mio telefono, ho sentito urlare al di là della porta di casa, dal pianerottolo, una frase del tipo “Perché non vieni fuori?!”, espressa in tono abbastanza minaccioso, da poterlo definire tale, da parte di colui che aveva i petardi in mano che, nel mentre, era uscito dall’appartamento.
Non che fossi spaventata dalla fisicità di quest’uomo (per fortuna sono abbastanza atletica!), ma per questioni di sicurezza e di razionalità, ho declinato l’invito ad uscire di casa.
La mia telefonata ai carabinieri era a quel punto inevitabile e devo dire che la risposta pronta e disponibile del 112 è stato il mio motivo di conforto principale, poiché mi era stato detto che, di lì a breve, sarebbe arrivato qualcuno a visionare la situazione. Nel mentre, ho avvertito la persona che sentivo ‘più vicina’, affinché potesse esserlo ancora di più, ieri sera, al di là dell’arrivo delle forze dell’ordine, e potesse essermi d’aiuto, oltre che testimone legale, nell’ormai probabile caso in cui le cose avessero potuto peggiorare.
È stata una grande e benevola coincidenza quella che ha visto arrivare questa persona, sotto al portone del mio palazzo, nello stesso momento dei carabinieri, che ho invitato a fermarsi, affacciata dalla mia finestra del primo piano, per riscattare la mia segnalazione.
Quasi per ironia della sorte, proprio in quello stesso momento, era affacciato dal balcone anche la persona che tanto spiritosamente aveva deriso i carabinieri poco prima. Il ‘cordiale’, ma decisivo ed espressivo confronto che abbiamo avuto, tutte le parti, nel pianerottolo, insieme ai carabinieri, è stato acceso, ma diretto e molto chiaro.
Se devo essere proprio sincera, auguro che chi compie del male a qualsiasi creatura senza rispetto e senza motivo, possa prontamente ricevere questo male indietro, e credo che, se al giorno d’oggi, in piena crisi economica, con un tasso di inflazione in piena crescita, si hanno dei soldi da spendere per dei petardi, in fin dei conti, vuol dire che, economicamente, in realtà, si sta bene e che non manca tutto ciò che è necessario a una famiglia per crescere.
Spero che questa mia testimonianza possa far riflettere chi la legge, affinché possa ricordare che non è sempre bene fare i gradassi e che è inutile fare degli stupidi scherzi a qualcuno solamente per tentare di divertirsi. Voglio cogliere inoltre l’occasione per ringraziare le forze dell’ordine che ci aiutano a mantenere una viva sensazione di sicurezza, soprattutto, in questo momento, verso noi donne. Mi sono sentita protetta e ascoltata, e anche se questo è il loro dovere, io credo che valga ben oltre!
Concludo dicendo che: se è vero che il Natale sia un periodo in cui ci si debba volere particolarmente bene e amare il prossimo, credo che ci stiamo riuscendo malissimo.
Grazie di cuore per tutto quello che fate!
(Lettera firmata)
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