Serie TV e ambientazioni insolite

Il Central Park e gli appartamenti dei protagonisti in Friends, talmente iconici da essere stati trasposti persino in set Lego; l’ufficio di The Office, entrato a tal punto nell’immaginario collettivo che nella città di Scranton, ambientazione della serie, è possibile trovare decine di souvenir che lo rappresentano; il Greendale Community College, che in Community ha fatto da sfondo tanto a lezioni quanto a sfide di paintball. Si tratta di luoghi che sono accomunati non solo dall’essere set principali di serie TV di successo, ma anche dal rappresentare sfondi che compaiono con particolare frequenza nelle serie televisive. La casa dei protagonisti, il locale di ritrovo, la sede di studio o di lavoro: se quelle citate sono serie ambientate principalmente in tali contesti, si potrebbero pensare a dozzine di altri esempi, nonché ad altri sfondi ricorrenti. Tuttavia, dato l’enorme sviluppo della serialità televisiva giunta a coprire anche argomenti importanti, le ambientazioni hanno finito per diversificarsi e approdare, in alcuni casi, a set fortemente originali: per un motivo o per l’altro, alcune serie hanno scelto per i loro protagonisti delle ambientazioni particolarmente insolite, aspetto che non di rado è da considerare una delle ragioni del loro successo.

 

 

Parlando di luogo di lavoro, per esempio, se la normalità è pensare a un ufficio o una scuola, decisamente più insolito è pensare a un campo da gioco: nonostante questo rappresenti a tutti gli effetti l’ambito lavorativo per migliaia di sportivi, allo stesso tempo non si può dire che sia uno sfondo comune in serie TV. In molte serie di stampo documentaristico, invece, proprio il campo da gioco fa da set per le varie puntate che investono diversi sport. Amazon, per esempio, ha prodotto la docuserie All or Nothing: seguendo varie compagini sportive, la serie mette in scena le vicende di una determinata stagione agonistica. Se le prime due stagioni, del 2016 e del 2017, si sono concentrate sul football americano seguendo gli Arizona Cardinals e i Los Angeles Rams, per le stagioni successive l’offerta si è ampliata includendo calcio, con club come Juventus e Tottenham, rugby, con la nazionale neozelandese degli All Blacks, hockey su ghiaccio, seguendo la stagione dei Toronto Maple Leafs, e persino football universitario.

Analogamente si può citare la serie Drive to Survive di Netflix: l’approccio documentaristico è simile, ma le ambientazioni stavolta sono circuiti e box del Mondiale di Formula Uno. Inaugurata nel 2018, ogni stagione segue alcuni temi della stagione in corso durante le riprese, per esempio coprendo la stagione in Renault di Daniel Ricciardo nel 2019 o il primo Mondiale di Max Verstappen nel 2021. Anche in questo caso si può tecnicamente parlare di luogo di lavoro, per quanto sia sicuramente insolito che le vicende di una serie si svolgano in un circuito automobilistico.

Tornando a serie più tradizionali, senza quindi l’approccio documentaristico, si può poi pensare a Las Vegas: composta da 5 stagioni andate in onda fra il 2003 e il 2008, la serie segue le vicende del personale di un fittizio casinò di Las Vegas. Sebbene il casinò compaia in diverse pellicole cinematografiche, non altrettanto si può dire del piccolo schermo e, certamente, non in un ruolo di ambientazione primaria come in questo caso. Immancabili le messe in scena di intrattenimenti tipici come il blackjack: nonostante non si spieghino particolari varianti o non si illustrino particolarità come l’assicurazione nel blackjack, si tratta comunque di rappresentazioni particolarmente godibili, pur da inquadrare nel contesto delle varie trame che coprono un ampio ventaglio di situazioni, da quelle più comedy a quelle più drammatiche.

 

 

Infine, si potrebbe pensare che quello western è un setting particolarmente sfruttato: in effetti, specie in serie televisive ormai risalenti, non sono certamente mancate le classiche ambientazioni di saloon, ranch e così via. Ma difficile parlare di set western nel caso di Westworld, serie tv che conta quattro stagioni trasmesse a cadenza biennale tra il 2016 e il 2022 e recentemente oggetto di cancellazione da parte dell’emittente statunitense. A fare da sfondi alle vicende, infatti, è un parco giochi tematico che riproduce un’ambientazione western popolata da avanzati androidi pressoché indistinguibili dagli esseri umani. La trama, che segue da vicino tematiche legato allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, si è via via stratificata fino alla decisione dell’interruzione, da molti considerata prematura; ma rimane una serie da recuperare anche per la sua ambientazione, sicuramente non comune.