Francesco Gregorio Quattrone da ieri mattina è incatenato ad un cestino dell’immondizia accanto alla torre 3 del Cedir di Reggio Calabria, sede del Tribunale

“«Spogliato di tutti i suoi beni, il lavoro di una vita, sacrifici e onestà, prova ne sono le assoluzioni con formula piena che hanno confermato l’estraneità dello stesso ad ogni accusa contestata nel corso del processo che lo aveva visto imputato del reato di cui all’art. 416 bis c.p., ma ad oggi per la giustizia non ha diritto alla restituzione di tutti i suoi beni, 300 euro al mese dovrebbero essere sufficienti a farlo vivere dignitosamente».”
Fonte e articolo completo: LaCNews24


