Lo scherzo telefonico di un dodicenne a un suo coetaneo innesca la ritorsione di quest’ultimo, ma a guidare la spedizione punitiva sono gli adulti.

“Quello scherzo, infatti, non è andato giù al papà del ragazzo, un cinquantenne che, a un certo punto, avrebbe escogitato un modo tutto suo per pareggiare i conti: dapprima immobilizza il reo, afferrandolo per il collo, e poi si rivolge al figlio con parole ultratuonanti: “Se non lo picchi tu, appena torniamo a casa ti picchio io”. “
Fonte ed articolo completo qui: Quotidiano del Sud


