Riceviamo la segnalazione di un nostro lettore:

“Salve, sono Fedele Giuseppe Valente, proprietario di “Azienda Agricola Valente F.G.”, sita in via Giardilio, a Rota Greca.
Alle ore 7.00 circa, di martedì 3 maggio, mi recai nella mia azienda, come tutte le mattine, e mi accorsi che uno dei miei tre cani aveva degli spasmi, si muoveva in modo strano, e capii subito che qualcosa non andava.
Preoccupato, decisi di recarmi presso la Clinica Veterinaria Roges insieme al mio cagnolino, un pastore maremmano di colore bianco/panna, di soli 4 mesi circa e 20kg, di nome Baloo.
Il personale sanitario si accorse subito delle gravi condizioni del cane, e dopo aver fatto un prelievo di sangue effettuò immediatamente una lavanda gastrica.
Nonostante tutto, dopo circa 2 ore, mi è stato comunicato, dal personale della clinica, il decesso del cane.
Nel certificato che la stessa mi ha rilasciato, si attesta che il motivo riconducibile alla morte del mio cucciolo è il seguente: “AVVELENAMENTO DA SOSPETTA METALDEIDE CON ELEVATISSIMA SINTOMATOLOGIA NEUROLOGICA”.
La sostanza utilizzata per l’avvelenamento, la Metaldeide, è un fitofarmaco usato in agricoltura per combattere le lumache che danneggiano in particolare le coltivazioni negli orti.
La vendita di tale farmaco è autorizzata ai soli possessori di idoneo patentino, che saranno obbligati a mostrare in rispetto della normativa in questione.
Ci tengo a precisare che i terreni confinanti ai miei non necessitano dell’uso di tale sostanza, essendo campi aperti, dunque mi chiedo chi possa aver acquistato tale sostanza e se l’ha fatto con la sola intenzione di avvelenare i miei cani.
Al rientro dalla Clinica Veterinaria, dopo aver dato degna sepoltura al piccolo cucciolo, ritornai nei miei terreni, sperando di individuare tracce di tale medicinale.
Probabilmente, la somministrazione dello stesso, sarà stato rilasciato all’interno della mia recinzione, occultandolo all’interno di bocconcini o polpette, che il
cane ingenuamente ha ingerito.
Si tratta solo di una semplice ipotesi, poiché dalla lavanda gastrica era emerso un alimento umido diverso da quello dato personalmente ai miei tre cuccioli la sera prima (croccantini), oltre ad una sostanza verdastra (il veleno rilasciato dal fitofarmaco).
Verificai lo stato di salute degli altri due cani e, per fortuna, stavano bene.
Uno dei due, però, stranamente era senza collare già dalle 7.00 di mattina; credevo lo avesse perso, dunque non mi preoccupai più di tanto.
Ripensando a tutto quello che era successo, però, mi sono insospettito.
Come mai Nebbia era senza collare?
Una strana coincidenza, nella stessa mattinata: un cane avvelenato, l’altro senza collare.
Per togliermi il dubbio che lo avesse perso da qualche parte, mi sono messo a cercare ma senza risultato.
L’accaduto è stato denunciato alla stazione dei carabinieri di competenza, la quale si preoccuperà di iniziare le dovute indagini del caso.
Ci tengo a raccontare anche un precedente, spiacevole episodio.
Il 22 dicembre 2021, nel primo pomeriggio, mia sorella trovò privo di vita un altro cane maremmano, anch’esso regolarmente registrato, vaccinato e con microchip, un cucciolone di 1 anno circa e 43kg, di nome Nuvola.
In quella circostanza, avendo lasciato, personalmente, il cane in buona salute nelle ore mattutine, attribuii la sua morte ad un malore, così come precisarono sul suo certificato di morte: “Decesso avvenuto per arresto cardiaco”.
Non avendo prove e avendo trovato il cucciolo già morto mi sono convinto che il tutto era avvenuto per morte naturale, anche se poteva sembrare un po’ strano.
Dopo quello che è successo a Baloo, mi viene da pensare che abbiano avvelenato anche Nuvola, e se così fosse, suppongo si tratti di azioni mirate alla mia persona e/o alla mia azienda, in quanto, nei dintorni della stessa, ci sono anche altri cani che vagano liberamente, ma a nessuno di loro è successo quello che è successo ai miei cuccioli.”
Ecco la documentazione sull’avvelenamento del piccolo Baloo:



