Lettere 2.0: “Aiutatemi a trovare ‘l’infermiere-angelo’ del laboratorio analisi dell’Annunziata”

Riceviamo le parole della nostra lettrice Angela:

 

 

Giorno 16 corrente mese mi reco al laboratorio analisi dell’azienda ospedaliera dell’Annunziata.

Come al solito fuori freddo e fila… nonostante avessi prenotato con largo anticipo. Realizzo poi, mio malgrado, che nonostante le continue lamentele di noi povere anime fuori, tra cui anziani e donne in stato di gravidanza anche con minaccia, il personale non ha assolutamente colpe.

Sapete perché? Erano in 4! Si. In 4 a fare prelievi anche piuttosto gravosi.

Arriva il mio turno. Dentro? Il gelo. Ebbene si, questi infermieri lavorano nel freddo con condizionatori che potrebbero riscaldare il nulla.

Mia fortuna vuole trovo un infermiere “angelo”. Io purtroppo ho vene molto difficili da trovare, per me in genere si usa ago pediatrico. L’ultimo prelievo mi hanno martoriato un braccio.

Lui, con un garbo, una dolcezza, un’educazione, una professionalità unica, preso di un’infinita pazienza, ha fatto di tutto per trovare il punto giusto. Ha provato con un braccio e niente. Prova delicatamente con l’altro. Mani sante. Trova la vena, procede, neanche me ne accorgo.

Non lascia segno. Mi ha consolata come fosse un caro amico. Un uomo splendido. Vorrei ringraziarlo ma c’era una ragazza incinta e non ho voluto perdere altro tempo.

È un po pelato. Magro. Un metro e 70 circa. Mi aiutate a trovarlo?

E prima di lamentarci del nostro ospedale pensate alle condizioni miserabili in cui lavorano medici, infermieri ed oss.
Abbiamo eccellenze senza aiuto. Siamo degli ingrati che non comprendono che il pesce puzza dalla testa.

Rinnovo il mio affetto per il reparto otorino, complimenti a neurochirurgia, cardiochirurgia, chiurgigia pediatrica, ginecologia, pediatria, cardiologia, geriatria.

Angela Giordano