Lettere 2.0: “Non esistono solo casi di malasanità, è doveroso dirlo in questo momento particolare a livello sanitario”

Riceviamo questa lettera di ringraziamento da parte della nostra lettrice Edwige

 

 

 

“Il giorno 15/06/2021 venivo ricoverata all’Ospedale Civile di Cosenza per una frattura scomposta pluriframmentaria di radio ed ulna, ed una frattura di due vertebre dorsali.

Vorrei, a tal proposito, ringraziare tutto il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Civile di Cosenza, quindi il personale medico, infermieristico e gli OSS.

Ma, mi preme ringraziare principalmente il Primario, Dott. Cipparrone ed il Dott. Gentile (di nome e di fatto!) per aver ridotto sin da subito il trauma al polso e per essere intervenuti chirurgicamente nel migliore dei modi; il Dott. Guzzi per la sua premura nell’assistermi, per avermi tranquillizzata quando i pensieri negativi si prendevano gioco di me.

Inoltre, un ringraziamento particolare va anche al reparto di Neurochirurgia, nella figura del Primario, Dott. Aiello, per aver trattato in maniera impeccabile le fratture vertebrali riportate, prima e dopo la degenza.

Infine, ci tenevo a fare i miei complimenti al reparto, ed in generale alla struttura ospedaliera, per la gestione covid.

Ho visto un ospedale attento a tutte le norme precauzionali: io, da ricoverata, ero sottoposta a tampone molecolare ogni tot giorni e sono sempre stata sola, non ho mai ricevuto visite di parenti, perché il protocollo prevedeva ciò e così è stato.

Non è stato semplice affrontare gli undici giorni di degenza da sola, vista l’emergenza covid, le mie condizioni fisiche e soprattutto l’organico numericamente indebolito, ma questo mi ha fatto notare l’immenso lavoro di tutto il personale, che si faceva letteralmente in quattro per star dietro a tutti i pazienti, me compresa.

È vero che è tutto soggettivo; è vero che, purtroppo, esistono diversi casi di malasanità, dovunque, ma è doveroso mettere in luce anche le note positive, in un momento particolare a livello sanitario.

Grazie, di cuore, a tutti”

Edwige Ruffo