La giovane cosentina, il giorno fissato per la sua prova, si sarebbe dovuta trovare in ospedale per il parto cesareo pertanto, con congruo anticipo, ha chiesto al Miur di differire la sua prova in un’altra data fra quelle disponibili

“L’Ufficio scolastico regionale per la Calabria non accolse l’istanza dell’aspirante docente.
Oggi il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (sezione di Roma) le ha dato ragione, disponendo la sua ammissione alla prova concorsuale previa fissazione di apposita sessione suppletiva, con condanna del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca al pagamento delle spese legali.”
Fonte e articolo completo: LaCNews24


