Lettere 2.0: “Secondo loro sarebbe dovuto morire in 48 ore, invece vivrà quanto solo DIO sa”

Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice

 

 

Devo raccontare la bruttissima esperienza che inizio luglio ha vissuto mio suocero all’ospedale dell’Annunziata.

Verso le ore 13 abbiamo chiamato il 118 perché aveva forti dolori addominali e non riusciva ad alzarsi e stare seduto.
L’autoambulanza è arrivata in tempi brevi ed arrivato in ospedale, da solo perché noi familiari non siamo potuti andare, ci hanno chiamato per avere informazioni sul paziente. Volevano l’ultima tac per confrontarla con la loro.

Mio marito è andato immediatamente in ospedale con il referto, la loro diagnosi è stata ‘INFARTO INTESTINALE CON NECROSI’, non operabile perché è un intervento pericoloso. Ci hanno fatto intuire che in un caso o nell’altro sarebbe deceduto, e non lo avrebbero più visto, quindi si decideva di portarlo a casa con la certezza, a dire dei medici, che sarebbe sopravvissuto solo 48 ore.

Gli davano quindi una terapia antidolore per questo periodo di tempo….

Potete solo immaginare, come noi, ma soprattutto lui, abbiamo vissuto queste ore.. Nell’angoscia più totale con pianti soffocati per dare forza al malato, decidere le ultime cose da fare, con una lucidità ed una consapevolezza tremenda, chiamando il prete per la confessione e l’estrema unzione, organizzando il funerale, scegliere l’abito per l’ultimo viaggio, gli amici più cari venivano a salutarlo per l’ ultima volta…

Le giornate passavano lentissime ma inesorabilmente, si osservava il palloncino della cura antidolore, che segnalava l’avvicinarsi della fine.

Trascorse le 48 ore, vi ripeto, con uno stato d’animo che vi lascio solo immaginare, con un corpo martoriato da flebo, sacche per il sondino naso gastrico, catetere… noi abbiamo visto una miglioria.

Si pensava subito a quella miglioria della morte, (così dicono gli anziani)… ma il miglioramento prosegue.

Il giorno dopo abbiamo rifatto analisi del sangue e tac.. risultati completamente diversi dall’spedale. Referto: Diverticoli!!!

Mio suocero, ringraziando Dio, non è morto. Ha i suoi problemi di salute, ma curandolo vivrà quanto solo DIO sa!

(Lettera firmata)