Lettere 2.0: “Credo mio padre sia stato sedato in maniera inappropriata e il suo cuore non ha retto.”

Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:

 

 

 

“Circa un mese fa mio padre di 85 anni è caduto e si è procurato un ematoma alla tempia destra.

Portato in ospedale, dopo una Tac, gli hanno riscontrato quattro ammaccature al cervello.

È stato ricoverato in neurochirurgia e dopo circa una diecina di giorni dimesso senza essere operato perché non c’era stata alcuna evoluzione.

Trasportato dall’Ospedale di Cosenza in una struttura sanitaria nel cosentino, ha iniziato con la riabilitazione.

Martedì scorso, mia sorella è andata all’incontro che le avevano concesso e lo ha trovato in gravi condizioni. E alla domanda se fosse stato sedato, le hanno risposto: «Oggi no».

Ritornato in ospedale in ambulanza, in codice rosso e senza avere sue notizie (se non da qualche conoscente) la mattina seguente, dopo aver contattato il 112 e il posto di polizia, ho ricevuto la notizia che mi annunciava la sua morte.

Mi è stato riferito che altre due persone lo stesso giorno sono state ricoverate con urgenza sempre nella stessa struttura, rifatta la Tac la situazione non era cambiata.

Presumo che sia stato sedato in maniera inappropriata e il suo cuore non abbia retto.

Arresto cardiocircolatorio, questa è la causa del decesso.

Ah dimenticavo, qualcuno ha pensato che la fede che aveva al dito da 60 anni non gli serviva più e gliel’ha sfilata (rubata).

Mi hanno tolto l’affetto più caro…

Lo devono sapere tutti.”

(Concetta Cribari)