Riceviamo la seguente segnalazione da parte di una nostra lettrice

“Mi chiamo Marta e sono una vostra lettrice, oltre che follower dei social.
So che pubblicate anche le segnalazioni di cittadini e a questo proposito vorrei segnalare alla vostra redazione una situazione che non è più sostenibile.
Mia madre soffre da oltre 10 anni di “spondilite anchilosante”, una malattia autoimmune considerata invalidante.
Le persone affette da questa patologia sono considerate “fragili” per la sanità calabrese e pertanto hanno diritto di priorità per il vaccino Anti COVID-19.
Tuttavia sono giorni che mia madre non riesce a prenotarsi sulla piattaforma ufficiale.
Abbiamo tentato di segnalare la cosa.
Abbiamo anche utilizzato un’altra procedura per prenotarla, inviando un sms al numero preposto di Poste Italiane ma a nulla è servito.
Ci hanno risposto che ad oggi non risulta essere inserita nella lista delle priorità.
Il tutto dopo esserci recate all’ASP di Cosenza e aver scoperto che il codice della sua patologia (054, presente anche nella lista regionale), non risultava essere associato alla tessera sanitaria.
Dopo 10 anni?
Ci hanno detto di averlo corretto, ma tuttora non riusciamo ad effettuare la prenotazione.
Ora io mi chiedo: com’è possibile?
Cosa deve fare un cittadino?
Qui si gioca con la salute delle persone e non è ammissibile.
Pertanto vi chiedo di diffondere questa mia segnalazione con la speranza che si smuova qualcosa.”
Marta


